La morte di Evgenij Prigozhin a bordo di un jet di sua proprietà
La notizia ieri sera ha fatto il giro del web in pochi minuti: Il fondatore della compagnia di mercenari Wagner Evgenij Prigozhin è morto su un jet di sua proprietà (un Embraer Legacy) che si è schiantato nella regione di Tver, tra Mosca e San Pietroburgo, insieme al suo braccio destro e capo militare della Wagner Dimitri Utkin.
Anche se la notizia in primis non era stata confermata, nonostante il nome di Prigozhin si trovasse sull’elenco dei passeggeri, l’agenzia federale russa ha accertato nella notte che tutti i 10 passeggeri del velivolo, che è precipitato a terra da 28 mila piedi di quota, sono morti. Tra di loro si trovavano appunto il capo della Wagner e il suo vice.
La Russia ha aperto un’inchiesta, ma in pochi si fidano degli investigatori controllati da Mosca. Gli account del social network Telegram legati alla compagnia Wagner hanno accusato la contraerea russa di aver abbattuto l’aereo.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Per approfondire:
Elvira Vikhareva, 32 anni, conosciamo la rivale di Putin avvelenata
Le strane circostanze dell’incidente
L’incidente è avvenuto attorno alle 18, ora di Mosca (le 17 italiane), nei cieli sopra il villaggio di Kuzhenkino. L’Embraer, acquistato dalla Wagner nel 2020, era in volo da San Pietroburgo alla capitale quando, all’improvviso è precipitato dopo pochi minuti dal decollo. Il segnale dell’aereo si è interrotto alle ore 18:11 mentre viaggiava a 28 mila piedi di quota e a 950 chilometri orari. Fino a quel momento, nessuna anomalia era stata registrata. A quanto pare, il velivolo avrebbe subito un’esplosione a bordo. Nei video su Telegram si vede un aereo (identificato come quello della Wagner) che precipita quasi in verticale.
Secondo Leonard Berberi (Il Corriere) “La struttura sembra per la maggior parte intatta ma una volta a terra si notano in altri filmati dei fori che potrebbero essere stati causati da munizioni della contraerea russa. In ogni caso sarebbe la conferma di un evento fatale successo in volo”.
Un fermo immagine di un video che mostrerebbe l’aereo precipitare vicino al villaggio di Kuzhenkino, nella regione di Tver
Chi era Evgenij Prigozhin?
In imprenditore, padre e marito
Evgenij Prigozhin era un imprenditore, politico e comandante mercenario russo, con stretti legami con il presidente russo Vladimir Putin. Era stato soprannominato “il cuoco di Putin” per i suoi ristoranti e le sue attività di catering che hanno ospitato cene con il leader russo e altri dignitari stranieri. È stato anche il fondatore del Gruppo Wagner, una compagnia militare privata e organizzazione paramilitare che ha operato in diversi conflitti, tra cui l’Ucraina, la Siria, la Libia, la Repubblica Centrafricana e il Mali.
Prigozhin era insignito di diverse onorificenze russe e straniere per i suoi servizi militari e civili
Il militare era sposato con Lidia Prigozhina, una ex ballerina del teatro Mariinskij, e aveva due figli: Konstantin e Anastasia .
Un nemico degli USA
Prigozhin è stato accusato di interferire nelle elezioni statunitensi del 2016 e del 2018 attraverso la sua Internet Research Agency, una fabbrica di troll che diffonde propaganda e disinformazione sui social media. Per questo motivo, è stato sanzionato dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e incriminato dal procuratore speciale Robert Mueller.
Rober Mueller
Evgenij Prigozhin e la sua condanna a morte, secondo tanti
Secondo alcuni canali Telegram vicini alla Wagner, l’aereo è stato abbattuto dalla difesa aerea russa per ordine di Putin, come vendetta per il tentativo di colpo di Stato organizzato da Prigozhin due mesi fa. Il militare aveva infatti guidato una “marcia della giustizia” verso il Cremlino con circa 25 mila mercenari, protestando contro la gestione della guerra in Ucraina da parte del governo russo (ministro della Difesa Sergei K. Shoigu). Il golpe era fallito grazie alla mediazione del presidente bielorusso Aleksander Lukashenko. In pochi hanno creduto in realtà che il presidente bielorusso si sia messo contro il suo alleato Vladimir Putin per difendere Prigozhin, ma che si sia trattato di una mossa studiata a tavolino.
Dopo la rivolta “interrotta”, Prigozhin era rimasto in libertà e aveva anche incontrato Putin al Cremlino il 29 giugno, giurandogli fedeltà. I mercenari Wagner avevano avuto la possibilità di tornare a combattere per Mosca. Fino all’incidente di ieri sera.
Il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mikhailo Podolyak, ha dichiarato: “È ovvio che Prigozhin ha firmato una condanna a morte per se stesso nel momento in cui ha creduto nelle strane “garanzie di Lukashenko” e nella non meno assurda “parola onesta” di Putin“.
La lista degli oppositori di Putin, morti in circostanze strane
Dall’inizio del conflitto in Ucraina sono state 39 le morti misteriose di personaggi che avevano a che fare con il presidente russo. Poi i casi Litvinenko, Politkovskaja, Baburova, Nemtsov, e i “suicidi” Maganov e Antonov
Fonte: Il Corriere della Sera
L’ultimo caso finito sui giornali risale a tre mesi fa quando a Mosca è morto di setticemia l’oligarca Sergej Grishin, un ex banchiere che aveva criticato apertamente l’operato del Presidente. Non si può non ricordare il caso di Aleksej Navalny, il principale oppositore politico di Putin che prima di finire in galera aveva subito un tentativo di avvelenamento in Siberia.
Altri casi di avvelenamento fanno parte delle cronache, che riportano come alcuni ex agenti oppositori di Putin sono finiti sotto le grinfie dei “turisti” (mandatari dell’inquilino del Cremlino) che li hanno rintracciati in diversi luoghi del mondo dove si erano rifugiati e sono riusciti ad avvelenarli con il Novichok, agenti nervini prodotti in Russia impiegati a uso bellico.