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Cambiamento climatico, 5 scienziate che cambieranno il Pianeta

cambiamento climatico

Cambiamento climatico

Non vorremmo ripeterci troppo. Parliamo spesso del cambiamento climatico perché è un argomento importante e interessa tutti noi e i nostri futuri eredi. Gli articoli dell’ultima settimana riguardavano la produzione di batterie completamente riciclate, le attività innovative della rompighiacci Laura Bassi e la giornata internazionale del Mare. Oggi vi parleremo di un altro argomento che riteniamo possa interessarvi. Si tratta del progresso nelle mani delle donne . Oggi, mercoledì 19 aprile, vi presenteremo i progetti innovativi che stanno seguendo cinque scienziate nei loro Paesi d’origine.

Per approfondire:

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Il cambiamento climatico nei panni della donna

Il cambiamento climatico è una questione di genere, non è inclusivo, come noi da Ultimedalweb. Le donne subiscono un impatto maggiore, secondo gli studi scientifici. La disparità nell’istruzione, nella mobilità, e in tanti altri settori impediscono alle donne di adattarsi facilmente al cambio climatico, le cui conseguenze subiscono in pieno, specialmente in alcuni Paesi al sud del Pianeta. Tuttavia, anche se sono le prime vittime, sono anche le prime a reagire. La loro conoscenza del territorio, della comunità e delle tecniche per salvaguardare l’ambiente, riescono a mitigare con il loro atteggiamento responsabile e lungimirante le conseguenze del clima.

Vediamo le quattro protagoniste di oggi e i loro progetti.

Nicaragua, Heyddy Calderon, una leadership per il cambiamento

Heyddy Calderon è una scienziata nicaraguense specialista in idrologia. Dall’interno del Ministero dell’Ambiente e delle Risorse Naturali guiderà un progetto rivolto alle studentesse delle scuole rurali. Gli esperti del suo team proporranno “strumenti per cerare e costruire resilienza climatica e capacità di adattamento locale”. La sua squadra sarà composta da esperte di vivai, orti sondaggiste, esperte di statistica. L’obiettivo è promuovere la partecipazione delle ragazze e delle donne, aiutandole a diventare “agenti del cambiamento”.

Uganda, Irene Bayiyana in prima linea per il reddito famigliare

Irene Bayiyana socio-economista ugandese specializzata in temi di agricoltura gestirà un progetto dedicato all’emancipazione delle donne. Il focus sarà sulla sovranità alimentare resiliente ai cambiamenti climatici in Iganga e Kamuli. Nel suo team ci saranno esperte in agronomia, allevamento e raccolta agricola. Il progetto prevede di “conferire potere alle donne locali che dipendono da sistemi di produzione agricola arretrati“. Si utilizzeranno prodotti facili da adattarsi al cambiamento climatico, come le patate dolci.

Tanzania, Nuria Majaliwa e l’agricoltura sviluppata in un network

Nuria Majaliwa, ingegnere alimentare, in Tanzania gestirà un progetto per includere in un gruppo di lavoro le piccole allevatrici tanzaniane. La scienziata spiega che “l’incertezza climatica e la mancanza di consapevolezza sull’agricoltura intelligente per il clima colpiscono più spesso e più duramente i piccoli produttori locali, soprattutto se donne”. Il progetto prevede la creazione di un sistema di pianificazione puntuale delle coltivazioni che non dipenda esclusivamente dai cambi climatici.

Bangladesh, Sarah Nowreen e l’ingegneria al servizio delle contadine

L’idrologa bengalese Sarah Nowreen svilupperà un progetto per migliorare l’approvvigionamento di acque sotterranee “resilienti ai cambiamenti climatici” utilizzando tecniche di stoccaggio innovative. L’obiettivo è quello di fornire soluzioni ingegneristiche per un approvvigionamento idrico agricolo più sostenibile, sia dal punto di vista del cambiamento climatico, che economico.

Kenya, Esther Gathoni Kanduma e lo spazio alla pastorizia intelligente

La biochimica keniota Esther Gathoni Kanduma guiderà un progetto basato su una nuova pratica di “pastorizia intelligente“. Nel suo team ci sarà una esperta di apicoltura , una di probiotici e monitoraggio degli animali e due specialiste nello studio degli alberi e delle erbe da foraggio resistenti alla siccità. Per tutta la durata del progetto “verranno sviluppate tecnologie intelligenti applicate alla produzione di foraggi, probiotici per il bestiame che riducono il metano, tecniche di agricoltura e apicoltura sostenibili per le api, agroforestazione e riabilitazione di pascoli degradati

Tutte le scienziate hanno ottenuto finanziamenti consistenti (almeno 25.000 dollari) per sviluppare i loro progetti. Noi possiamo solo ringraziarle per la loro attività pioniera e augurare loro di raggiungere tutti gli obiettivi prefissi.

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