Scippatrice seriale incinta dal 2004
Da Ultimedalweb ci siamo occupati diverse volte di questo argomento, se non della stessa persona. Le nostre pillole riferiscono spesso di delinquenti che escogitano sofisticati piani di fuga per non dovere rispondere del reato commesso. Nel caso di oggi si tratta, invece, di una donna che, essendo riconducibile ai multipli reati commessi (scippi, generalmente), ha trovato un modo “furbo” (forse!) per sfuggire al carcere: quello di rimanere incinta in continuazione, finché madre natura glielo consentirà. E dopo? Scapperà per sfuggire ancora alla reclusione? Voi che ne pensate? Un figlio vale una condanna rimandata?
Reati contro il patrimonio e la persona, armi e immigrazione clandestina
La donna di cui vi parliamo è una cittadina di origini bosniache di 32 anni, che ha un curriculum criminoso da fare invidia ad Arsenio Lupin. Da quanto è stato accertato dalle forze dell’ordine, la donna ha commesso una lunga serie di reati dal 2004 (quando è arrivata in Italia dalla Bosnia) al 2022. Tra gli altri, sarebbero stati accertati decine e decine di scippi e furti, anche usando la violenza, oltre a violazioni in materia di armi e reati in materia di immigrazione (favoreggiamento all’immigrazione clandestina).
Trattandosi di reati riconducibili al medesimo articolo del codice penale, è stato adottato un provvedimento giudiziario di unificazione delle pene inflitte con un contestuale ordine di esecuzione per un totale di 7 anni, 11 mesi e 9 giorni di reclusione ancora da espiare e una multa di importo pari a 4.060 euro.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Per approfondire:
Madri detenute, art 146 c.p., scontro politico sulle borseggiatrici incinte
I precedenti della donna, emulatrice di Sofia Loren
La donna è stata rintracciata dalla polizia in un albergo di Monza. Gli investigatori della questura hanno accertato che la 32enne aveva un ordine di carcerazione emesso della Procura della Repubblica di Imperia per scontare una condanna a 9 anni di carcere per reati contro il patrimonio e la persona.
Secondo quanto ricostruito, nel corso degli anni più volte in diverse città italiane le è stato vietato di accedere a determinati luoghi come stazioni e metropolitane a causa dei continui tentativi di borseggio, spesso riusciti. Inoltre, nel marzo del 2023 il Questore di Milano le ha vietato l’accesso all’intera rete metropolitana e ferroviaria compresi gli accessi di superficie e le immediate vicinanze degli stessi per la durata di 12 mesi. Ledi non ha ancora onorato il suo debito con lo Stato in virtù delle varie gravidanze.
In tempi non sospetti una strepitosa Sofia Loren aveva personificato la figura della borseggiatrice incinta. “Ieri, oggi, domani“ è una pellicola del 1963, con Sofia Loren e Marcello Mastroianni che risulta molto moderna. Angelina (Sofia) è una venditrice abusiva di sigarette che porta avanti un numero indeterminato di gravidanze per non essere arrestata. La donna finirà in carcere tra le madri detenute, quando il marito non riuscirà più a metterla incinta. Non vi ricorda la storia della borseggiatrice?
l mancato arresto e quello che prevede la legge
Nonostante le forze dell’ordine l’abbiano più volte fermata nel corso degli anni, la donna è sempre risultata in situazioni tali da non consentire il suo trasferimento in carcere. Di fatto, l’articolo 146 del codice penale prevede il differimento della pena per le donne condannate che siano incinte, madri con un figlio inferiore a un anno di età, e per chi è affetto da Aids o da altra malattia grave.
Anche in questo caso, gli agenti della volante di Monza hanno identificato la donna, che si trovava con il su compagno in un albergo della città. Una volta verificata l’identità della coppia, gli agenti hanno appreso che la donna è madre di nove figli e in attesa del decimo. A causa di detta circostanza, i rappresentanti delle forze dell’ordine non hanno potuto eseguire all’ordine di carcerazione in quanto è attestata l’incompatibilità del suo stato con il regime carcerario.