La voluntary disclosure, in che cosa consiste?
La voluntary disclosure (tradotto, “collaborazione volontaria”) รจ una procedura che consente ai contribuenti che detengono illecitamente patrimoni allโestero, di regolarizzare la propria posizione fiscale, denunciando spontaneamente le violazioni commesse. La voluntary disclosure prevede dei benefici in termini di sanzioni amministrative ridotte e di esclusione o attenuazione delle responsabilitร penali per i reati tributari.
L’Agenzia delle entrate la definisce cosรฌ: “consentire ai contribuenti di riparare alle infedeltร dichiarative passate e porre le basi per lโavvio di un rapporto col Fisco improntato alla reciproca fiducia, secondo le linee guida tracciate dallโOrganizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse)“.
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La disclosure per versamenti dovuti e non dichiarati
Recentemente, il governo italiano ha proposto una nuova voluntary disclosure al fine di recuperare risorse finanziarie nascoste e contrastare lโevasione fiscale. La proposta prevede che i contribuenti possano dichiarare i propri averi pagando una sanzione sul valore non dichiarato a suo tempo, senza incorrere in sanzioni penali per i reati di omessa o infedele dichiarazione dei redditi.
Lโobiettivo dellโemersione del contante, spiega Federico Fubini, di “Il Corriere della Sera” รจ che il prelievo sia sulle somme di cui il contribuente sa spiegare il momento in cui le ha guadagnate. Le “annualitร non accertabili“, la cui origine non viene invece spiegata, sarebbero regolarizzate accanto alle “accertabili”, ma senza prelievo. Un esempio concreto sarebbe quello di “un contribuente che avesse per esempio 10 mila euro di cui puรฒ giustificare il momento del guadagno e altri 10 mila di cui non puรฒ; egli sarebbe in grado di regolarizzare 20 mila euro detenuti in nero versandone appena 2.600“.
Non voluntary disclosure per contanti e cassette di sicurezza
Il viceministro dellโEconomia e delle Finanze, Maurizio Leo, ha smentito lโesistenza di una voluntary disclosure per i contanti e i valori contenuti nelle cassette di sicurezza, precisando che lโunica misura alla quale ha lavorato รจ la tregua fiscale, ovvero la possibilitร per i contribuenti in difficoltร a causa della pandemia di sospendere o rateizzare il pagamento delle imposte. Il rappresentante del Governo ha dichiarato: “proprio in virtรน del ruolo da me ricoperto come responsabile delle finanze rimango fermamente contrario a forme di regolarizzazione del contante non dichiarato al fisco“.
Proteste da parte delle opposizioni
Tuttavia, la proposta ha suscitato diverse critiche e perplessitร , sia da parte dellโopposizione politica che da parte di alcuni esponenti della maggioranza. Alcuni ritengono che si tratti di una misura ingiusta e iniqua, che premia i trasgressori e disincentiva la legalitร . Altri sostengono che si rischia di favorire il riciclaggio di denaro sporco e di alimentare il sommerso. Inoltre, alcuni dubitano dellโefficacia della misura, ritenendo che i contribuenti non siano propensi a collaborare con il fisco se non vi sono garanzie di riservatezza e di certezza del diritto.
I precedenti, 6 miliardi di incassi per lo Stato
A provare lo strumento della voluntary disclosure fu il governo Renzi: riguardava le violazioni commesse fino al 30 settembre 2014 e si chiuse nel novembre 2015. Dalle 130 mila autodenunce emersero circa 60 miliardi, e il recupero per lโAgenzia delle entrate (compreso il contante frutto di evasione) fu di 5 miliardi. La seconda edizione, relativa alle violazioni commesse tra lโottobre 2016 e il luglio 2017, fruttรฒ invece nella prima fase (dati non ufficiali) circa un miliardo, da 15 mila istanze. Indubbiamente, un modo per fare cassa.
Una manovra ancora in fase di studio e analisi
La norma potrebbe entrare in manovra nel corso dellโiter parlamentare. Sarebbero allo studio anche filtri per evitare che dellโoperazione di regolarizzazione approfitti la criminalitร organizzata. Lโincasso di cui si parla sarebbe pari a 10 miliardi di euro. Il Corriere della Sera, inoltre, ricorda le stime dellโex procuratore di Milano Francesco Greco di 200-300 miliardi di tesoro nascosto degli italiani, di cui 150 liquidi.