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Giornata mondiale dell’ambiente, 8 milioni di tonnellate di plastica all’anno

Giornata mondiale dell’ambiente, “contro la plastica”

La Giornata Mondiale dell’Ambiente è stata proclamata nel 1972 dallAssemblea generale delle Nazioni Unite a Stoccolma. In quell’occasione, tutti i paesi membri sottoscrissero la dichiarazione che definì i 26 principi sui diritti dell’ambiente e le responsabilità dell’uomo per la sua salvaguardia. La giornata si celebra ogni anno il 5 giugno, a partire dal 1973. Ogni edizione ha un tema come filo conduttore che lega tutte le iniziative mondiali che si svolgono in onore dell’Ambiente. Quest’anno (2023), il 50° anniversario della celebrazione, lo slogan è “Elimina l’inquinamento della plastica. Le parole comuni in questo giorno sono le tre “r”: riciclo, riuso e riduzione.

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L’appello sul web e le iniziative promosse

L’appello che corre sui social è #BeatPlasticPollution #CleanSeas #giornatamondialedellambiente #WorldEnvironmentDay. Numerosi sono gli appelli che si trovano oggi sulle reti sociali per combattere l’inquinamento dalla plastica. Dalla Premier Giorgia Meloni, a Laura Boldrini e Francesco Gabbani, tutti chiedono di fare qualcosa per il nostro pianeta.

E, in occasione della giornata dell’Ambiente, Rai e Fispsas, Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee (Coni) collaborano per una maxi operazione di recupero di rifiuti con la supervisione di Guardia Costiera e Ministero per l’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Casamicciola Terme (Ischia) sarà il centro  delle iniziative, dove, insieme a Rai Per la Sostenibilità, saranno presenti le telecamere del Tg1, Tg2 con Tg2 Italia, Tg3 con Fuori Tg, TgR e Rainews24 a cui si aggiungeranno quelle di Rai Italia e i microfoni di Radio1 che proporrà la Giornata Mondiale dell’Ambiente in cinque programmi: “Menabò”; “Che giorno è”; “Zapping”; “L’aria che respiri” e “Radio di Bordo”. 

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Le località interessate da ‘Pulifondali e Pulispiagge 2023‘ sono: Ancona, Arenzano (Ge), Caorle (Ve), Casamicciola Terme (Na), Castellammare del Golfo (Tp), Catania, Catanzaro Lido, Crotone, Follonica (Gr), La Spezia, Latina, Marina di Carrara (Ms), Metaponto Lido (Mt), Muggia (Ts), Ortona (Cs), Porto Corallo (Su), Rimini, Rocca San Giovanni (Ch), Salerno, San Foca (Le) e Santa Marinella (Rm).

Anche le Associazioni che praticano lo sport del plogging hanno promosso, in occasione della giornata dell’Ambiente, un’uscita congiunta per la raccolta dei rifiuti di massa. Vi ricordiamo che la disciplina consiste nel raccogliere i rifiuti che si trovano sul proprio cammino, mentre si sta facendo attività sportiva all’aria aperta, come ad esempio jogging.

I numeri della plastica che finisce nel nostro ambiente

Ogni anno l’umanità produce circa 430 milioni di tonnellate di plastica. La metà di esse corrispondono a prodotti che saranno utilizzati una sola volta. In totale, il 99% della plastica è costituito da sostanze chimiche provenienti da fonti inquinanti e non rinnovabili. Inoltre, ogni anno tra 19 e 23 milioni di tonnellate finiscono nei nostri mari, laghi o fiumi.  Secondo le stime, se le cose non cambiano, la produzione annua di plastica potrebbe triplicare entro il 2060.

La maggior parte della plastica non si disperde; semplicemente si disfa e le particelle vengono ingerite dai pesci o dal bestiame, e poi passano alla catena antropica attraverso il consumo di cibo che contiene detti elementi chimici e dell’acqua del rubinetto

Il pericolo d’inquinamento da parte del settore del turismo

 Il legame tra plastica e turismo esiste: i prodotti in plastica monouso sono efficaci per rispettare gli standard di salute, sicurezza e igiene da garantire al turista. Pertanto, molte strutture ricettive utilizzano i kit di cortesia con bottigliette di shampoo di plastica monouso e spazzolini da denti. Anche le navi da crociera inquinano il mare scaricando imponenti quantitativi di acque reflue piene di microplastica. Se le cose non cambiano, il rischio che aumenti questo tipo d’inquinamento è molto elevato, tenuto conto che il turismo è incrementato molto nel 2023, posizionandosi ai livelli pre-pandemia e, in alcuni casi, superandoli.

L’inquinamento del Mediterraneo

L’Unione per il Mediterraneo (UpM), che raggruppa 43 paesi europei e del bacino del Mediterraneo, ha chiamato i Paesi membri a compiere azioni urgenti per salvaguardare l’ecosistema del Mar Mediterraneo, ricordando che esso ospita l’1% dell’acqua del pianeta ma concentra il 7% delle microplastiche al mondo. Un quantitativo spaventoso, paragonabile al peso di 50 torri Eiffel messe assieme. Se si tiene conto che l’emblema parigino pesa 10.000 tonnellate, i numeri sono davvero preoccupanti.

Noi, da Ultimedalweb, siamo molto preoccupati per l’ambiente e spesso raccontiamo ciò che sta accadendo al nostro ambiente, nella speranza di fare accendere anche solo una lampadina nei nostri lettori in maniera che ognuno di noi possa apportare un piccolo contributo per salvaguardare la nostra casa comune.

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Autore

Ana nasce in Spagna, si laurea a 22 anni in Scienze Liguistiche e della Comunicazione. Dopo un'esperienza nel Regno Unito si trasferisce a Trieste, dove vive tuttora. Ha maturato esperienza come consulente aziendale e collaborato con diverse case editrici. Ha pubblicato cinque libri ed è copyrighter e Search Quality Rater.View Author posts

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