L’intelligenza artificiale celebra la messa e tanto altro
Da Ultimedalweb vi parliamo spesso dell’intelligenza artificiale (AI). non perchรฉ ci piace, ma perchรฉ ci affascina quel grande sconosciuto dell’automazione. Noi siamo molto umani e, come tali, molto fallibili, ma se non altro, anche con le nostre incoerenze, siamo esseri unici e imperfetti. E va bene cosรฌ. Detto ciรฒ, รจ indubbio che l’intelligenza artificiale presenta tanti vantaggi in una diversitร di settori che (quasi) spaventa. La velocitร con la quale vengono implementate determinate funzionalitร robottiche รจ spaventosa. E le applicazioni dell’AI sono (quasi) infinite. Vi raccontiamo una delle ultime, se non l’ultima: la prima messa realizzata integralmente con l’Intelligenza Artificiale.
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La prima messa celebrata con l’intelligenza artificiale
Eโ accaduto in Germania, nella cittร bavarese di Fuerth, dove il chatbot di ChatGpt ha celebrato una messa partecipata e social-condivisa. La foto dello schermo sullโaltare, dove un avatar tiene lโomelia, รจ stata pubblicata da molti giornali tedeschi. Una novitร totale, organizzata in occasione del Congresso della Chiesa Evangelista tedesca, tenutosi a Norimberga dal 7 all’11 di giugno. Il testo รจ stato scritto al 98% dallโIntelligenza artificiale e la cerimonia predicata da quattro avatar. Anche le musiche erano un prodotto dell’AI. L’esperimento รจ stato condotto e preparato da Jonas Simmerlein, teologo e filosofo dellโUniversitร di Vienna. I fedeli hanno reagito in modo diverso: chi, incuriosito; chi, meravigliato; chi, divertito. E i preti? erano contenti? certamente NO!
I rischi dell’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale, secondo il suo creatore, Geoffrey Hinton, puรฒ diventare uno strumento molto pericolo in quanto incontrollabile. Di fatto, dopo che la start-up sostenuta da Microsoft ha lanciato il suo ultimo modello, chiamato GPT-4, piรน di 1.000 ricercatori hanno firmato una lettera chiedendo una pausa di sei mesi sullo sviluppo dell’IA, per valutare l’esistenza di “enormi rischi per la societร e l’umanitร โ. Alcuni esempi sono:
Le conoscenze dell’AI sono centinaia di volte maggiori di quelle umane, perchรฉ riesce a immagazzinare un numero infinito di dati. Nel contempo, non รจ in grado di discernere l’accuratezza dei dati che raccoglie e questo รจ uno dei suoi potenziali pericoli, perchรฉ potremmo ottenere informazioni non veritiere che ci porterebbero a sviluppare prodotti o conoscenze sbagliati. Un’altro dei potenziali pericoli รจ quello di vedersi sostituiti da un robot sul lavoro. Si prevede che nei prossimi 15 annni 300 milioni di posti di lavoro saranno sostituiti dall’AI. Cosa faremo allora?
In questa situazione che evolve rapidamente, i governi ce la stanno mettendo tutta per bloccare, o meglio, “normare” l’utilizzo dell’AI. Ad esempio, la Casa Bianca ha invitato gli amministratori delegati di Google, Microsoft e OpenAI ad incontrarsi con la vice presidente, Kamala Harris, per una “franca discussione” su come controllare i rischi della tecnologia. Da parte loro, i legislatori europei stanno accelerando i negoziati per approvare nuove regole sull’AI.
Kamala Harris, vicepresidente degli USA
L’automa รจ piรน bravo dell’umano
Come abbiamo giร constatato, le cose stanno cambiando. Nel film “After Work“, del regista Erik Gandini (che sarร nelle sale cinematografiche da giovedรฌ 15 di giugno), una pellicola a cui dedicheremo un articolo prossimamente, si vede una donna che separa faticosamente i rifiuti a mano mentre passano su un nastro trasportatore. Poi si vede un robot che fa lo stesso lavoro con grande precisione e senza fatica. Una prova di come la tecnologia stia rendendo molti lavoratori inutili. Soprattutto i lavori manuali, meccanici, ma non solo. Si salvano solo quelli che non possono essere “copiati” nรฉ “interpretati” perchรฉ sono unici e dipendono dalle qualitร del lavoratori. tutti quelli che hanno a che fare con il contatto umano e la diversitร .