Minacce di morte al ministro Di Maio. La solidarietà dei politici

By Redazione

Scoperti alcuni canali Telegram dove il ministro degli Esteri Luigi di Maio ha ricevuto delle minacce.

“Muori, coglione”. “Ti faranno fuori”, “Manda qualcuno ad ammazzarlo”. Sono solo alcuni dei messaggi intimidatori diffusi nei canali Telegram filorussi.

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Inoltrate anche immagini di bare ed asce rivolte al ministro.

Gli utenti filo-Putin hanno come foto profilo la Z, simbolo delle forze russe in Ucraina.

La solidarietà di Meloni e altri leader politici

“Mi auguro che i responsabili siano individuati e che queste intimidazioni non restino impunite“.

Ma non solo Meloni. Anche Letta, Salvini, Guerini e Brunetta hanno espresso solidarietà verso il ministro.

Solidarietà e sostegno al ministro Di Maio, oggetto di gravissime minacce sui social. Sono convinto che non si farà intimidire e che continuerà a lavorare con ancora maggior determinazione. Proseguiremo nel cercare ogni modo possibile affinché l’ingiustificabile aggressione russa all’Ucraina possa cessare il prima possibile e lasciare il posto ad una soluzione diplomatica ragionevole”, afferma il ministro Gurerini.

Salvini commenta: “Piena solidarietà al ministro Di Maio, dopo le inaccettabili minacce di morte che gli sono state rivolte in alcune chat Telegram e social”.

Anche Enrico Letta si unisce al coro, con un Tweet: Solidarietà piena a Luigi Di Maio per i pesanti attacchi e le gravi minacce ricevute. #Ucraina #Putin”

 “Solidarietà al ministro Di Maio per le gravi minacce ricevute dagli odiatori di professione. Una violenza verbale tanto più inaccettabile quanto più imperversa la violenza reale in Ucraina. Avanti con coraggio, Luigi: il Paese è con te, dalla parte giusta della storia”, scrive in un tweet Renato Brunetta.

Il commento di Di Maio

Non saranno le minacce a fermare la nostra azione di condanna della guerra di Putin. Continuiamo a lavorare per arrivare a un cessate il fuoco e chiediamo la de-escalation. Diamo il massimo per raggiungere una tregua umanitaria e ritrovare pace e stabilità in Ucraina e in Europa”.

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