E’ indubbiamente l’argomento top della settimana: Twitter in mano a Musk. Ma il fondatore di Twitter cosa ha detto in merito?
Dorsey ha seguito silenziosamente le diverse fasi della acquisizione, ma ora è tornato a parlare, in particolar modo in merito al tema del “ban per sempre”.
Il ban per sempre? Ingiusto
A Jack Dorsey l’idea di un ban permanente non piace, e sembra ingiusta. Insomma, misure troppo drastiche per lui non si addicono a una piattaforma trasparente, e così non si guadagna la fiducia deli utenti.
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“Un sistema trasparente, sia nella politica che nelle operazioni, è il modo giusto per guadagnare fiducia. Che sia di proprietà di un’azienda o di un protocollo open non importa“, dice Dorsey. Bisogna “essere aperti su ogni decisione” e spiegare “perché una decisione è stata presa“.
Poi aggiunge: “Ciò che conta è il modo in cui il servizio funziona e quanto velocemente apprende e migliora. Il mio più grande difetto è stato quello della rapidità“.
Ed eccoci qui al punto del discorso ban-persempre: “É folle e sbagliato che individui o aziende si assumano questa responsabilità. Non credo che alcun divieto permanente (eccetto le attività illegali) sia giusto. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di un protocollo che sia resiliente ai livelli superiori.“
Non si può non pensare al ban di Trump leggendo queste parole, in effetti. Ma sarà davvero un ban per sempre quello di Trump?
Anche quando, Trump ha fatto sapere che non tornerà più sulla piattaforma, per cui ai posteri l’ardua sentenza.
Il rimprovero di Dorsey per Vijaya Gadde
Elon Musk ha apertamente preso in giro con un meme Vijava Gadde, per aver pianto durante una riunione.
Musk avrebbe pubblicato infatti un memino ironico palesemente indirizzato al lei, avvenimento commentato da Dorse con un laconico “Servirà tempo e spazio per migliorare le cose“.