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Femminicidi, 8 progetti solidali concreti per supportare la lotta contro la violenza sulle donne

progetti solidali

Progetti solidali concreti per eliminare la violenza sulle donne

Dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin, sono cambiate tante cose, a quanto pare, in Italia. E speriamo continuino a farlo. La ragazza uccisa dal suo ex fidanzato e la sua famiglia hanno scosso le coscienze di tanti, e, anche se i femminicidi non si sono fermati, sono aumentate le denunce del 9%. Proprio come se il femminicidio di Giulia avesse provocato non solo rabbia e indignazione, ma anche dato coraggio e voce a tante persone. E ha fatto attivare la solidarietà generale.

In questo post vi raccontiamo delle azioni concrete che si stanno portando a termine in alcuni ambienti per protestare contro la violenza femminile e per raccogliere fondi da donare a questo progetto, in maniera che, prima o poi, si fermino i femminicidi.

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Alcuni progetti concreti e azioni contro la violenza femminile

Di seguito vi indichiamo alcuni dei progetti che si stanno sviluppando per offrire alle donne che hanno subito violenze una protezione; ogni alibi per non denunciare e per continuare a subire maltrattamenti deve essere eliminato. Associazioni, enti, organizzazioni stanno aiutando concretamente (anche con la raccolta fondi) le persone che sono o potrebbero essere in futuro vittime della violenza. Guardate!

Coldiretti

Le Donne Coldiretti hanno avviato iniziative concrete per combattere la violenza sulle donne. Il 15 dicembre è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra l’on. Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e ogni forma di violenza di genere, Donne Coldiretti e Campagna Amica.

Gli impegni previsti dal protocollo sono tre:

  1. La creazione di una rete di fattorie della tenerezza che dal Nord al Sud del Paese aprono le porte alle donne vittime di violenza per accoglierle, e per offrire opportunità di lavoro e riscatto sociale;
  2. La vendita dei prodotti gentili, identificati dal fiocco rosso, nella rete dei mercati di Campagna Amica. Una parte del ricavato delle vendite viene destinato alle organizzazioni legate al territorio (centri antiviolenza, case rifugio ecc)  e vicine a Donne Coldiretti;
  3. Una borsa di studio “Amiche della Terra” destinata ai figli che subiscono i problemi familiari.

La presidente delle Donne Coldiretti, Mariafrancesca Serra ha detto: “Vogliamo esserci – ha detto –  e portare il nostro contributo creando una importante rete di fattorie sociali e raccogliere fondi, attraverso la vendita dei prodotti gentili nei mercati di Campagna amica, per sostenere i centri antiviolenza”.

Mariafrancesca serra
Mariafrancesca Serra

Donne Coldiretti Sicilia “inclusione”

In Sicilia la mobilitazione è scattata dopo il femminicidio di Marisa Leo, socia della Coldiretti. Donne Coldiretti Sicilia lavorano con il Telefono rosa al progetto “Lavoro e Libertà”, e cercano di sensibilizzare i più piccoli al rispetto del ciclo della natura.

Il progetto Coldiretti, un modello per l’UE?

Il progetto delle imprenditrici agricole di Coldiretti ha anche l’ambizione di diventare un modello  per l’Unione europea. Francesca Gironi,  vice presidente Donne Coldiretti e presidente della Commissione Donne del Copa-Cogeca, denuncia che non c’è molta sensibilità sul tema delle donne maltrattate anche se non si può dire che non ci sia l’emergenza perché, secondo i dati della Commissione europea, una donna su due è vittima di violenza

Action Aid

Action Aid propone diversi progetti per aiutare le donne vittime della violenza:

  1. We GO! Attraverso il Progetto We GO! l’organizzazione lavora per rafforzare i servizi a supporto delle donne vittime di violenza in Europa, con particolare attenzione a quelli promossi dai centri antiviolenza a favore dell’indipendenza economica.
  2. Nei panni dell’altra. Con questo progetto si stimola la prevenzione. Per superare gli stereotipi di genere che danno origine alla violenza ed educare i futuri adulti fin dalla scuola primaria, ActionAid ha creato il kit didattico “Nei panni dell’altra”, che offre agli studenti spunti di lavoro e riflessione per contrastare bullismo o violenza di genere.
  3. AFTER. Il Progetto AFTER ha l’obiettivo di combattere i matrimoni forzati e precoci e le mutilazioni genitali femminili, che si stanno diffondendo sempre di più anche in Europa tra le comunità di migranti originarie di paesi dove vengono culturalmente praticate.

Casa delle donne per non subire violenza (Bologna)

La Casa delle donne ha partecipato e attivato negli anni diversi progetti di qualificazione dell’accoglienza, di sensibilizzazione, di ricerca, di costruzioni di reti. Una parte dei progetti è stato già realizzati, mentre ad altri stiamo ancora lavorando.

Progetti in corso

violenza donne

Centro “Franca Viola”, a Roma

Casa “Franca Viola” è un appartamento nel V municipio, che può ospitare al massimo tre donne vittime di violenza, con i rispettivi figli. Oltre al vitto e l’alloggio, viene fornito alle vittime anche supporto psicologico e assistenza, affidati all’associazione Solidea

Luigia Barone, vicepresidente dell’associazione e coordinatrice del progetto, spiega: “Ci occupiamo di donne vittime di violenza dal 1989, attraverso i nostri centri antiviolenza dove lavora un’ équipe di operatrici che formiamo ogni anno. L ‘esperienza dei centri antiviolenza col tempo ci ha fatto toccare con mano la situazione drammatica di molte donne, che dopo essere uscite da una situazione di violenza impiegano tantissimo tempo per reinserirsi sia a livello sociale che lavorativo”. 

In genere le vittime di violenza sono costrette ad affrontare cause lunghissime, e i cui tempi si allungano ulteriormente se c’è di mezzo anche una causa di separazione e affidamento dei minori. Inoltre quando si arriva a denunciare, di solito si sono trascorsi mesi difficili, in cui per le vessazioni e le minacce molte hanno avuto problemi sul lavoro fino a perdere il posto”. 

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