Virus, sentiamo sempre parlare di virus. Dal Covid alle influenze stagionali, la sensazione è di un pericolo da abbattere e da cui difendersi. Siamo abituati a proteggerli fin dal loro primo pianto, eppure uno studio condotto da Shiraz Shah e pubblicato sulla rivista Nature Microbiology, rivela che nelle loro feci sono presenti decine di migliaia di virus. C’è da preoccuparsi?
Cosa dice lo studio
I ricercatori hanno preso in esame 647 bambini di un anno di età, esaminandone le feci per un periodo di tempo. I soggetti erano affetti da asma, diabete e altre patologie infiammatorie croniche, fattore importante e, soprattutto, determinante. Il risultato è stato incredibile: le feci erano piene di decine di migliaia di virus sconosciuti alla scienza.
Di queste migliaia, sono state individuate 248 famiglie, di cui solo 16 già note. Shiraz Shah ha scritto: “10 volte superiori alle specie batteriche che si trovano usualmente nelle feci dei bambini: il 90% sono batteriofagi, che attaccano i batteri invece delle cellule umane”. Questa scoperta segna un punto fondamentale nella scienza, non solo per la particolarità dei virus nuovi, ma anche per la compresenza con diverse patologie. L’associazione di due fattori non è mai casuale nel campo scientifico. Lo studio ha cercato di scoprire i motivi per cui i bambini ospitavano così tanti micro-organismi e la risposta è arrivata velocemente.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
A cosa servono i virus?
Solitamente i virus nelle feci provengono dal tratto gastro-intestinale, quando ci sono significa che c’è una contaminazione in atto, che porta sintomi fastidiosi come diarrea e vomito. I genitori alle prese con neonati e bambini molto piccoli conoscono bene le conseguenze dell’influenza gastro-intestinale e tutto ciò che comporta. Ecco perché a sentir parlare di virus nelle feci si prova un piccolo brivido di paura. Non è questo il caso.
Per i genitori preoccupati, anticipiamo che non si tratta di virus pericolosi: “non causano malattie ma si pensa invece che modellino le capacità competitive dei batteri e bilancino le popolazioni batteriche all’interno del microbioma intestinale”. La presenza di tali virus all’interno delle feci, in proporzioni così massicce, è la prova che l’organismo non è in grado di separare gli elementi ed “emerge una ricchezza di specie straordinariamente elevata di virus intestinali, probabilmente necessaria per proteggere da malattie croniche come l’asma e il diabete più avanti con l’età nel corso della vita”.
La presenza di questi micro-organismi denota, quindi, ricchezza. Proteggono il bambino e fondano le basi per il futuro sistema immunitario, aiutandoli a difendersi dalle malattie croniche. Al momento sono ancora in corso altre ricerche perciò è tutto da confermare. Ciò che è stato fatto è denominare le principali famiglie individuate: da oggi abbiamo Amandaviridae, Benjaminviridae e Irisviridae. Benvenute!