Miss Universo nel segno dell’inclusività
Nella notte tra sabato 18 e domenica 19 (in Italia) è stata incoronata la nuova Miss Universo 2023. Nuove sensibilità nella 72esima edizione del concorso, che passerà alla storia per le sue innovazioni. Questa edizione si è svolta in El Salvador e ha attirato l’attenzione grazie a diversi eventi altamente simbolici che hanno generato discussioni sui social network. Mai prima d’ora c’è stata così tanta innovazione, ma anche così tante polemiche.
Miss Universo 2023 ha visto protagoniste due donne transgender, una sposata e l’altra plus size, traguardi che hanno rivoluzionato il concetto tradizionale di Miss Universo o, meglio, lo stereotipo di ‘bellezza‘ in questo tipo di concorsi. Tuttavia, l’ironia è che la vincitrice, Miss Nicaragua, rientra esattamente nel consueto parametro della storia del concorso. Ve lo raccontiamo tutto in questo post
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Le miss “atipiche”: Miss Nepal, Miss Portogallo, Miss Pakistan, Miss Colombia
Miss Nepal, oversize
Per prima, nel gruppo delle 20 finaliste è entrata la nepalese Jane Dipika Garret, in un trionfo per le donne plus size. Garrett, 22 anni, è stata modella e infermiera. È americana di nascita e vive a Washington D.C., ma la sua famiglia è originaria del Nepal e vive nel paese asiatico dal 2018. Il suo obiettivo in Miss Universo era promuovere l’accettazione del corpo in tutte le sue forme e dimensioni. Si definisce anche una sostenitrice della positività del corpo e crede che la salute mentale delle donne dovrebbe essere una priorità.
Miss Portogallo, transgender
L’altro fatto scioccante è che anche la rappresentante del Portogallo, Marina Machete, si è classificata nella Top 20. La modella è una delle due donne transgender che hanno gareggiato in questo concorso. A 28 anni ha partecipato al concorso per dare maggiore visibilità ai diritti delle donne trans, vittime di discriminazioni e abusi.
Miss Pakistan, la prima pakistana a partecipare a Miss Universo
Un altro evento è stato l’ingresso nella Top 20 della pakistana Erica Robin, appartenente alla minoranza cristiana del Pakistan, Paese a maggioranza islamica che per la prima volta manda una rappresentante a Miss Universo. Tuttavia, sia Miss Nepal, Miss Portogallo e Miss Pakistan sono state escluse dalla Top 10.
Miss Colombia, madre e sposa
Miss Colombia, madre e moglie La quarta pietra miliare è stata che Miss Colombia, Camila Avella, è diventata la prima madre a raggiungere la Top 5. A 28 anni, la giornalista e modella è anche la prima donna sposata a raggiungere un traguardo così alto, cosa possibile con le nuove regole. Nel giro di domande Avella ha fatto sapere di voler lasciare un’eredità con la sua presenza. Tuttavia, non è stato selezionato tra i primi 3.
La più bella è laureata e socialmente impegnata
La più bella del reame è… Sheynnis Palacios, una 23enne del Nicaragua, che succede all’americana R’Bonney Gabriel, Miss Universo 2022 e con la sua vittoria porta la corona più ambita di bellezza per la prima volta nel suo Paese d’origine. Nata il 30 maggio 2000, Sheynnis è laureata in comunicazione sociale presso l’Università gesuita centroamericana (UCA) ed è conduttrice e presentatrice del programma “Entiende tu mente” (comprende la tua mente), un progetto sociale che ha lanciato dopo aver lottato contro l’ansia, con il quale cerca di aiutare altre persone e che affronta diversi problemi di salute mentale.
Nel 2016, quando aveva 16 anni, ha vinto il concorso di Miss Teen Nicaragua. L’anno successivo si è classificata tra le prime 10 a Miss Teen Universe. Nel 2020, a 20 anni, ha partecipato a Miss Mondo Nicaragua, vincendo la corona. Che dire? Era il suo destino.
Le manifestazioni di protesta durante il concorso
Per tutta la durata del Concorso, si sono svolte diverse manifestazioni di massa, nella piazza dove si trovava l’hotel che ospitava la maggior parte dei partecipanti al Concorso. La protesta riguardava la repressione anti gang in corso a El Salvador. Dal marzo 2022 a oggi sarebbero finiti dietro le sbarre oltre 70 mila presunti membri di bande, il che significherebbe che molto innocenti si trovano in carcere. Sicuramente, questo atteggiamento sta accendendo i riflettori sul Paese e sul suo presidente, Nayib Bukele, che vuole la riconferma a febbraio nonostante i limiti di mandato stabiliti dalla Costituzione. El Salvador è un paese fragile stretto tra la guerra alle gang e le violazioni dei diritti umani