Elena Dal Pozzo, il gip: “C’è stata premeditazione”

By Redazione

Martina Patti ha ucciso con lucida e fredda premeditazione. Questo il responso preciso e puntuale del gip Daniela Monaco Crea: “Patti ha inferto più colpi d’arma da punta e taglio alla figlia, che è stata vittima di una morte violenta. Particolarmente cruenta e probabilmente lenta, alla quale è anche verosimile ritenere che abbia, pur solo istintivamente, tentato di opporsi e sfuggire… tutto induce a dedurre che la madre volesse uccidere e che il suo sia stato un gesto premeditato”.

La ricostruzione

Secondo la ricostruzione fatta ai Carabinieri, alle 13 Martina è andata a prendere Elena all’asilo, l’ha portata a casa e le ha fatto mangiare un budino. Poi l’ha fatta salire in macchina, portando con sè un coltello, una pala, una zappa, 5 sacchi della spazzatura: tutte cose di cui si è avvalsa per l’infanticidio, ecco perché l’accusa sostiene sia stato un omicidio premeditato.

Il monito del gip

Con le seguenti motivazioni, poi, il gip ha dato convalida del fermo: “Perché uccidere un figlio in tenera età e, quindi indifeso, oltre a integrare un gravissimo delitto, è un comportamento innaturale, ripugnante, eticamente immorale, riprovevole e disprezzabile, per nulla accettabile in alcun contesto, che è indice di un istinto criminale spiccato e di elevato grado di pericolosità».

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Nessun segno di pentimento, ma una fredda e razionale lucidità calcolatrice, con la donna che come ormai tutti tristemente sappiamo, aveva inscenato un rapimento.

Un disegno criminoso, quello di Martina Patti, che non può essere frutto di un raptus, ma di un piano sul quale meditava da tempo. E ora risuonano le parole del padre, che subito dopo il delitto aveva tuonato: “Martina non è pazza, lei odiava nostra figlia perché non era riuscita a mettermela contro”.

Una lucidità, quella di Martina, che è continuata a permanere anche dopo: dopo la doccia, dopo aver eliminato le tracce, dopo tutti i discorsi per fare ricadere la colpa su una millantata ritorsione verso il marito, che in passato aveva avuto dei problemi con la giustizia (giustizia dalla quale era poi stato ritenuto innocente).

Domani, mercoledì 22 giugno, si terranno i funerali della piccola Elena, nella Cattedrale di Catania, e sarà possibile seguirli in diretta su Facebook e Youtube.

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