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Siamo abituati ad usare tanto sale, forse troppo.
Questo, oltre a rappresentare uno spreco, è anche nocivo per la nostra salute, sopratutto perchè mangiare salato è una cattiva abitudine dura a morire, che una volta acquisita ci fa percepire come insipidi i cibi non salati.
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Ma è possibile sostituire il sale, e come? Vediamolo insieme.
COME SOSTITUIRE IL SALE
Dicevamo che l’uso del sale causa l’insorgere di diversi disturbi ad esso legati e lo sviluppo di patologie di natura cardiovascolare, forme tumorali, osteoporosi e malattie renali.
Secondo quanto rilevato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, una persona adulta non dovrebbe assumere un apporto superiore ai 5 grammi di sale giornalieri. Ma, nostro malgrado, in realtà studi clinici dimostrano che ne assumiamo oltre il doppio.
Inutile sottolineare come è indispensabile dunque ridurne il consumo.
Abituarsi a mangiare con poco sale: come?
Il trucco sta nel “raggirare” il nostro cervello. Il sale dona sapidità ai piatti, ma non è la sola cosa in grado di farlo.Esistono ad esempio le spezie, in grado di rievocare stimoli simili al sale, ma con quantità di sodio contenute.
Ideali a questo scopo, possono essere ad esempio i formaggi, ma anche la frutta secca.
Lo studio
Il Dipartimento di Malattie Cardio-vascolari, Endocrino-metaboliche e Invecchiamento dell’Istituto Superiore di Sanità e anche responsabile degli studi di monitoraggio sul consumo italiano di sale, ha rivelato che al posto del sodio è possibile impiegare:
- sale con sostituzione di cloruro di potassio
- granuli di alghe
- sale di sedano
- gomasio (semi di sesamo e sale tostati)
- limone o agrumi
- aceto
- spezie
- erbe aromatiche
Ideali anche paprika, curry, e cumino, come anche basilico, rosmarino, prezzemolo, coriandolo, cerfoglio, salvia, alloro, origano, timo e menta..
Mangiare con poco sale: in quanto ci si abitua?
Secondo uno studio condotto su dei volontari e pubblicato sull’ European journal of Clinical Nutrition, la riduzione graduale della quantità di sale porta all’abitudine in meno di 6 settimane, lo rivela un esperimento.
In 6 settimane, quindi, i partecipanti non sono riusciti a cogliere differenze nel sapore del pane mangiato, nonostante fosse gradualmente in esso contenuto sempre meno sale.
Seppure lo studio è avvenuto su un campione ristretto di persone, si stima comunque che in media, in poche settimane, una persona adulta può abbattere il consumo di sodio drasticamente, adoperando i trucchi che abbiamo sopra menzionato.
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