Niente Tiktok nei telefoni dei dipendenti federali
Entro trenta giorni a partire da oggi, martedì 28 febbraio 2023, tutti i dipendenti delle agenzie federali americane dovranno disinstallare Tiktok dai loro apparecchi elettronici. L’Ufficio per la Gestione e il Bilancio della Casa Bianca ha dettato la disposizione, anche se la decisione era stata adottata già a dicembre del 2022. I legislatori considerano la nota applicazione un vero pericolo per la sicurezza nazionale. La portavoce di Tiktok Americas, Brooke Oberwetter, ha criticato la mossa americana, tacciandola di “ripicca politica“. Secondo la Oberwetter l’atteggiamento di Washington avrebbe messo in allarme altri Paesi, inducendo loro a rispecchiare la decisione.
Il provvedimento in altri Paesi: Canada e la Commissione Europea
Anche il Canada ha adottato un provvedimento simile. Ieri, lunedì 27 di febbraio, il governo ha annunciato che l’applicazione della società cinese ByteDance sparirà dai dispositivi governativi entro brevissimo. I dipendenti pubblici dovrebbero disinstallare tiktok già oggi. Secondo Ottawa, la rimozione dell’App indurrà i canadesi a riflettere sulla sicurezza dei loro dati. Anche la Commissione Europea aveva deciso la scorsa settimana di vietare l’utilizzo dell’applicazione cinese a tutti i propri dipendenti. In questo caso il provvedimento è, tuttavia, provvisorio. Le misure adottate in relazione al social degli occhi a mandorla attirano l’attenzione sulle nuove politiche di protezione dei dati adottate da Twitter e da Facebook recentemente. I due colossi punterebbero a far sottoscrivere abbonamenti agli utenti per servizi che proteggono il livello di accesso ai propri dati personali.
La decisione in Italia al vaglio del governo
In Italia il dibattito sulla questione è al centro d’interesse del Ministero della Pubblica Amministrazione. Paolo Zangrillo ha dichiarato che la decisione è in fase di valutazione da parte del Copasir (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica). Zangrillo ritiene di non essere in grado di assumere una decisione “da solo”. Del resto, il suo ministero ha 3,2 milioni di dipendenti, ragione per cui si trova pienamente coinvolto. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha fatto dichiarazioni personali in merito al divieto di utilizzare tiktok. Il Ministro, che è un utente esperto dell’applicazione cinese, è contrario a qualunque tipo di censura. Sui social invita tutti a riflettere bene “prima di arrivare a blocchi radicali” e chiede il parere della popolazione.
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