Amazzonia, 4 bambini trovati vivi dopo 17 giorni
Dopo 17 giorni di vagabondaggio nell‘Amazzonia colombiana, quattro bambini indigeni scomparsi dopo un incidente aereo sono stati ritrovati vivi ieri, mercoledì 17 di maggio (per noi tarda serata). Le squadre di soccorso hanno dichiarato che i bambini stanno bene, anche se sono denutriti. I piccoli hanno 13, 9, 4 anni e con loro c’è anche un neonato di 11 mesi.
I bambini si sarebbero nutriti con frutti selvatici e avrebbero evitato per puro caso incontri ravvicinati con animali selvatici pericolosi. I bambini appartengono all’etnia huitoto, che comprende una popolazione di 1.700 persone che vive principalmente nei pressi del fiume Caquetá sulla Isla de los Monos e sul fiume Caguan vicino Sanvicente del Cagua. Sono di fede animista e parlano la lingua Huitoto.
Secondo l’Organizzazione indigena della Colombia (Opiac), gli huitoto vivono “in armonia” con le condizioni ostili dell’Amazzonia e conservano tradizioni come la caccia, la pesca e la raccolta di frutti selvatici, rivelatisi in questa occasione decisivi per la sopravvivenza.
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L’incidente aereo a Caquetà
I bambini si trovavano dispersi dallo scorso 1° di maggio, quando il velivolo (un Cessna 206) su cui viaggiavano con la madre si è schiantato al Departamento de Caquetà, all’apparenza per un fallo meccanico (sulla dinamica dell’incidente indaga la polizia colombiana). L’aereo si dirigeva a San José del Guaviare. I resti dell’aereo sono stati ritrovati dai militari colombiani dopo un giorno dallo schianto; la madre è morta nella collisione, insieme agli altri due adulti che erano a bordo; dei bambini non si avevano tracce.
Caquetà
Le ricerche di 100 soldati nella foresta amazzonica
Più di cento soldati aiutati da cani da fiuto si erano messi sulle tracce dei piccoli. Le squadre di soccorso avevano scoperto un rifugio improvvisato fatto di bastoncini e rami, accendendo la speranza di ritrovare almeno un sopravvissuto. Alcune forbici, elastici per capelli, scarpe, vestiti e un biberon in mezzo ai rami della giungla sono serviti come riferimento per gli ufficiali in divisa. I militari hanno trovato anche alcuni frutti morsi, segno di vita. La perlustrazione è andata avanti senza sosta finché i bimbi non sono stati ritrovati.
Per supportare le attività dei soldati in quella che è stata soprannominata “Operacion Esperanza” sono stati utilizzati tre elicotteri che hanno sorvolato la fitta giungla. Uno di essi portava un altoparlante “capace di coprire un’area di circa 1.500 metri” , con un messaggio registrato dalla nonna dei bimbi in lingua huitoto. La donna diceva ai bambini che li stavano cercando e chiedeva loro di non continuare ad avanzare nella giungla.
Le attività sono state coordinate dalla Protezione civile nel dipartimento di Meta, che ha gioito quando sono stati ritrovati tutti e quattro i bambini con vita. Avevano vagato senza sosta tra Caquetà e il Dipartimento di Guaviare, a sud della Colombia.
Le dichiarazioni del Presidente Gustavo Petro
Il presidente colombiano Gustavo Petro, ha annunciato il ritrovamento dei bambini con un tweet. Le sue parole sono state: “dopo un lungo lavoro di ricerca da parte dei nostri Militari, abbiamo trovato vivi i 4 bambini dispersi dopo l’incidente aereo a Guaviare. Una gioia per il nostro Paese“.
Non è il primo caso di sopravvivenza nella foresta Amazzonica. Recentemente Vi abbiamo raccontato dell’uomo sopravvissuto dopo 31 giorni mangiando vermi. Prima di lui hanno vissuto un’esperienza simile altre persone diventate note grazie a film e racconti. Ad esempio l’israeliano Yossi Ghinsberg sopravvisse tre settimane in Amazzonia nel 1981. Dal suo vissuto è nato il film “Jungle”, con Daniel Radcliffe. Nel 2021 fu il turno del brasiliano Antonio Sena che sopravvisse 36 giorni in seguito a un incidente aereo. Nel 2022 sono stati salvati da una morte sicura due fratellini di 7 e 9 anni dopo 25 giorni passati nella regione brasiliana della foresta pluviale.
Senz’altro è la prima volta che 4 bambini senza adulti sopravvivono così a lungo in un territorio tanto ostile e complesso come la Foresta Amazzonica.
Per approfondire:
Disperso in Amazzonia 31 giorni, mangia vermi per sopravvivere