Francia, un nuovo modo di fare sinistra, le domande sulla futura stabilità politica, le reazioni dei mercati.
Le borse europee non reagiscono bene alla possibile nuova instabilità politica in Francia. Con il nuovo turno elettorale che vede vincere di nuovo il dato sull’affluenza, tutti gli indici sono in calo: il Dax dello 0,07%, il Ftse100 dello 0,29%, il Ftse Mib dello 0,12% e il Cac40 dello 0,42%. Lo spread Oat/Bund è salito a 65 punti base con un rendimento del 3,24%, mentre lo spread Btp/Bund è rimasto stabile a 140,86 punti, indicando una prevista volatilità nei mercati obbligazionari, che auspicano un governo stabile. Tuttavia, la borsa italiana ha visto un andamento positivo per titoli come Mps, Bper, Unipol, Iveco, FinecoBank e Pirelli.
A inizio luglio, le borse europee avevano guadagnato terreno dopo il primo turno delle elezioni parlamentari in Francia, vicinissime a quelle europee, dove il partito di estrema destra Rassemblement National di Marine Le Pen aveva ottenuto la vittoria.
L’indice CAC 40 di Parigi era salito dell’1,30%, mentre il FTSE MIB di Milano aveva registrato un forte aumento (+1,73%) grazie ai rialzi dei titoli bancari come Banca MPS (+6,36%), BPER (+5,27%), Unicredit (+4,59%), BPM (+3,13%) e Intesa Sanpaolo (+3,18%). Anche l’Ibex 35 di Madrid (+1,06%), il DAX di Francoforte (+0,47%) e il FTSE 100 di Londra avevano registrato aumenti. Negli Stati Uniti, Wall Street aveva visto incrementi significativi, con Tesla (+5,42%) e Apple (+1,89%).
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Le criptovalute come Bitcoin (+2,05%) ed Ethereum (+2,13%) avevano trainato gli ETF blockchain, mentre gli ETF a leva inversa sugli indici azionari europei avevano sofferto.
Il secondo turno di elezioni in Francia, ha vinto la coalizione anti Le Pen: forte impegno nei quartieri per invitare le persone al voto
In Francia, il primo turno delle elezioni parlamentari ha visto un sorprendente trionfo della sinistra. Jean-Luc Mélenchon, leader de La France Insoumise, ha dichiarato che il Nuovo Fronte Popolare è pronto a governare e ha chiesto a Macron di riconoscere la sconfitta. La coalizione centrista di Macron, contrariamente alle aspettative, ha superato il Rassemblement National di Marine Le Pen, che non ha ottenuto la maggioranza assoluta. La gauche, pur mancando di circa 90 seggi per la maggioranza assoluta, si trova ora a negoziare per formare una coalizione.
Macron ha rivendicato la sua scelta di sciogliere l’Assemblée Nationale, sottolineando l’affluenza record del 67%. Tuttavia, dall’Eliseo arriva un invito alla prudenza, poiché i risultati non garantiscono una coalizione coerente. Le ipotesi di governo includono una possibile alleanza tra i riformisti della gauche e i Repubblicani moderati, che hanno ottenuto oltre 60 seggi.
La destra radicale di Marine Le Pen, pur avendo ottenuto un numero storico di deputati, tra 120 e 150, non è riuscita a formare un governo. Questo risultato mantiene il “soffitto di cristallo” che impedisce all’estrema destra di governare. Nel frattempo, scontri tra manifestanti e polizia sono scoppiati a Parigi e altre città, riflettendo le tensioni politiche e sociali del paese.
Dati sull’affluenza politica, dichiarazioni di Bardella
Il tasso di partecipazione al secondo turno delle elezioni legislative anticipate in Francia è stato del 66,7%, un aumento rispetto al 65% del primo turno. Questo rappresenta il livello più alto a un secondo turno dal 1997, quando l’affluenza era stata del 71,1%. Il Nuovo Fronte Popolare (NFP) ha conquistato 182 seggi nella prossima Assemblea Nazionale, composta da 577 deputati. La coalizione centrista di Emmanuel Macron, Ensemble, ha ottenuto 168 seggi, mentre il Rassemblement National di Marine Le Pen, in alleanza con una parte dei Repubblicani, ne ha conquistati 143.
Jordan Bardella, delfino di Marine Le Pen, ha commentato: “Il RN raggiunge il risultato più importante della sua storia. Purtroppo, gli accordi elettorali pericolosi privano i francesi di una politica di risanamento. Questa sera i loro accordi elettorali gettano la Francia nelle braccia dell’estrema sinistra di Mélenchon”. Le Pen ha aggiunto: “La marea continua a salire, la nostra vittoria è solo rimandata”. Nonostante il successo storico del RN, l’alleanza tra la gauche, i centristi macroniani e i neogollisti ha impedito all’estrema destra di raggiungere il potere, sottolineando l’importanza delle coalizioni nel sistema politico francese.