La sconvolgente lettera a un dipendente: “Complimenti, a lei va un premio di produzione di 0 euro”

By Redazione

E’ una lettera che sembrerebbe quasi uno scherzo di cattivo gusto quella ricevuta da C.P, dipendente 38enne di un supermercato sulla litorale romana.

“Congratulazioni, lei vale zero euro”, recitava la lettera. e l’uomo dice di essersi sentito “umiliato”.

Dopo tutti i sacrifici compiuti, vengo trattato come la vittima di uno scherzo. Solo che io sono una persona e lavoro sodo. Per questo ne voglio parlare, sono settimane che sto male“.

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La lettera

La lettera, che come spiega il Corriere della Sera è stata recapitata all’impiegato a marzo 2022, “spronava” l’impiegato a continuare a dare del suo meglio: “L’azienda, cogliendo l’occasione per congratularsi per l’obiettivo raggiunto, si augura che tale riconoscimento rappresenti un’ulteriore motivazione affinché il suo costante impegno professionale sia finalizzato al raggiungimento di crescenti risultati reciproci”.

“Era meglio non scrivermi nulla”

Il 38enne è pieno di rabbia ed amarezza: “Sarebbe stato più dignitoso non scrivere nulla. Perché è vero: gli obiettivi non li ho raggiunti e non avrei meritato alcun premio. Ma prendermi in giro è un altro discorso. Mi hanno spiegato che la lettera non sarebbe dovuta partire. Lo sbaglio aggiunge dolore. C’è stata una marcata insensibilità verso di me e un mio collega che ha ricevuto la stessa missiva“.

“Turni massacranti, nel 2021 lavoravo dalle 5 di mattina fino alle 22:30”

Del periodo a cui la lettera si riferisce, il 38enne dice: “Sono stati 12 mesi difficili. L’emergenza Covid e la lunga assenza del nostro superiore hanno complicato il lavoro. Siamo rimasti in due a dirigere la baracca. Abbiamo fatto turni massacranti. Alzatacce alle 5, per rimanere in negozio fino alle 22,30 a controllare i conti e la merce. Ma non mi sono mai lamentato, perché il lavoro è sacro. Fin dal giorno dell’inattesa assenza del superiore, mi era chiara l’impossibilità di raggiungere gli obiettivi. Quando ho visto la lettera, la mia prima reazione è stata l’incredulità. Poi ho provato rabbia e mortificazione per essere stato trattato da signor zero euro“.

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