Giorgia Meloni a Kiev per G7 e secondo anniversario di guerra. Macron rimane a Parigi con gli agricoltori

By Iole Di Cristofalo

Giorgia Meloni a Kiev insieme a Von Der Leyen, Alexander De Croo e altri leader

Giorgia Meloni è a Kiev, la presidente del consiglio ha raggiunto la capitale ucraina in treno. Presiede il G7 e da qui terrà una videoconferenza insieme a Volodymyr Zelensky. Sul trendo di viaggio verso Kiev erano presenti anche Ursula Von Der Leyen, Alexander De Croo, primo ministro del Belgio e presidente di turno del Consiglio Ue, il primo ministro canadese Justin Trudeau.

Per motivi di sicurezza, il viaggio è stato ufficializzato all’ultimo momento e questa occasione è stata anche utilizzata per ricordare l’Antonov An-225 Mriya, un aereo sovietico degli anni Ottanta tra i più grandi del mondo.

Kiev, g7
Kiev G7 – 2024

Meloni pur avendo raggiunto Kiev in treno, va all’aeroporto Antonov come luogo simbolo, lì si è tenuta una cerimonia per i soldati ucraini della battaglia di Hostome. Erano presenti anche gli altri leader internazionali, da qui si è dedicata attenzione al secondo anniversario del conflitto.

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Manca Emmanuel Macron, ecco le motivazioni

Clamorosa l’assenza di Emmanuel Macron, l’incontro in Ucraina è stata voluto simbolicamente da Giorgia Meloni per l’esordio della presidenza italiana nel G7. Il presidente francese non parteciperà alla riunione, sarà presente il ministro degli esteri Stéphane Séjourné. Macron sarà impegnato al Salone dell’Agricoltura dove c’è il rischio di nuove ondate di rabbia degli agricoltori. Di fatto, ieri degli attivisti hanno fatto irruzione in un’area forzando un cancello.

Due anni dall’invasione: Kiev e la Guerra in Ucraina

Due anni dopo l’inizio del conflitto russo-ucraino, Kiev rimane al centro di una guerra devastante che ha inflitto gravi sofferenze al popolo ucraino. Iniziato nel febbraio 2014 come uno scontro politico, diplomatico e militare, il conflitto ha visto l’annessione della Crimea da parte della Russia e la formazione delle repubbliche separatiste di Doneck e Lugansk. Nonostante gli sforzi internazionali per negoziare una tregua, le ostilità sono persistite, culminando nell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022.

Le truppe russe hanno attaccato su diversi fronti, con pesanti combattimenti soprattutto nei pressi di Kiev, Charkiv e Mariupol. Le città sono state teatro di bombardamenti indiscriminati, causando distruzioni massicce e numerose vittime civili. Nonostante la resistenza accanita delle forze ucraine, le truppe russe sono avanzate, costringendo il governo ucraino a una serie di controffensive disperate.

La comunità internazionale ha condannato l’invasione e imposto sanzioni alla Russia, ma la guerra continua a provocare una devastazione senza fine. Con la perdita di decine di migliaia di vite e una crisi umanitaria in corso, il futuro dell’Ucraina rimane incerto mentre il conflitto entra nel suo terzo anno.

Kiev raggiunta con un viaggio di dieci ore,

Il treno che ha portato Giorgia Meloni a Kiev ha impiegato dieci ore nel tragitto. Il convoglio è partito dalla stazione di Przemyśl, nel sud-est della Polonia. Ad interrompere e prolungare il viaggio è stata la chiusura dello spazio aereo ucraino. L’aeroporto è stato il luogo simbolo di questa giornata, dove si è accusata la Russia per la morte di Navalny.

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“Questa terra è un pezzo della nostra casa e noi faremo la nostra parte per difenderla”, ha affermato Meloni. “Avete abbattuto sette jet solo la scorsa settimana. Li avete respinti nel Mar Nero. Tutto ciò sembrava impossibile due anni fa. Sono fiduciosa che l’Ucraina ci sorprenderà ancora tutti”, ha sottolineato la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen.

La premier Giorgia Meloni si collega al G7 dalla Cattedrale di Santa Sofia a Kiev nel secondo anniversario della guerra. I leader europei partecipano alla cerimonia delle onorificenze militari all’aeroporto Antonov di Hostomel, seguita da una conferenza stampa a Palazzo Mariinskyi. Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, esorta a mantenere la speranza nonostante le difficoltà sul campo di battaglia. Il capo dell’esercito di Kiev, Oleksandr Syrsk, sottolinea la vittoria della luce sulle tenebre attraverso l’unità.

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