Proteste degli agricoltori: uova e bottiglie contro la sede del Parlamento Europeo
Elenchiamo i paesi interessati dalle proteste degli agricoltori: Italia, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Polonia, Romania. E ora i motivi. Alcune misure europee hanno scatenato un’ondata di rabbia tra gli agricoltori. Il settore piรน importante per la sopravvivenza alimentare รจ a rischio da decenni a causa anche dei cambiamenti climatici, parlare di terreni a riposo o meno si deve considerare anche in quest’ottica e, in piรน, il costo di produzione e innovazione deve tener conto dell’economia globale oltre che alla velocitร dei consumi.
Ecco che cosa sta scatenando le proteste degli gli agricoltori: alcune regole del green deal pensato per rendere sostenibile l’intera produzione di cibo. Le nuove regole sulla messa a riposo dei terreni per garantire la biodiversitร , il ripristino di una porzione dell’habitat. Queste sono le principali cause delle proteste, ascoltando gli agricoltori e gli esperti se ne scoprono altre, ad esempio si chiede migliore distribuzione dei sussidi in diminuzione rispetto ai decenni scorsi.
Il voto per l’Europarlamento rientra nell’attualitร delle proteste degli agricoltori, dal prossimo assetto europeo si chiederanno risposte, conferme, cambi di marcia. La Pac, Politica Agricola Comunitaria, per il quinquennio 2023-2027 รจ pari a 36 miliardi e mezzo di euro. Per approfondire sulle cause delle proteste.
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Proteste degli agricoltori in giro per l’Europa, concentrate a Bruxelles dove si sono discussi i nuovi aiuti all’Ucraina: 50 miliardi di euro
Belgio. Mille trattori e piรน hanno bloccato le strade di Bruxelles, si sono riuniti i leader Ue per il Consiglio europeo straordinario. Gli agricoltori contro Pac e Green Deal protestano con roghi, petardi, blocchi di strada, bottiglie e uova. “Gli agricoltori belgi – ultime dall’Ansa – intendono bloccare per 36 ore le strade di accesso al porto container di Zeebrugge, sul Mare del Nord. Lo fa sapere l’autoritร portuale rilanciata dai media. Le proteste degli agricoltori in Belgio proseguono ormai da giorni. La situazione sulle strade resta complicata in tutto il Paese. In mattinata i primi trattori hanno raggiunto l’area del Parlamento europeo a Bruxelles e la cittร vallona di Namur รจ stata presa d’assalto da circa 300 mezzi“.
Il Consiglio europeo di oggi era concentrato soprattutto al superamento del veto di Orban sugli aiuti all’Ucraina, sostegno che significa appoggiare la sua resistenza alla Russia. Si legge nel Corriere “del vertice non si parlerร di agricoltori” e questo ha fatto infuriare di piรน gli agricoltori. Per ora le notizie riguardano l’ok a un pacchetto aiuti da 50 miliardi di euro all’interno del bilancio. Il veto Ucraina si รจ superato anche cosรฌ, con un richiamo alle conclusioni del Consiglio europeo di dicembre 2020 sul meccanismo di condizionalitร , sulla base del quale Bruxelles ha congelato i fondi per lโUngheria.
Ad appoggiare gli agricoltori che chiedono attenzione alle istituzioni europee il premier belga Alexander De Croo. Preoccupazioni legittime, la transizione climatica รจ una prioritร delle nostre societร , gli agricoltori hanno compito sforzi incredibili negli ultimi anni. I protestanti del blocco al porto di Zeebrugge hanno fatto sapere che le proteste sono collegate alle discussioni del vertice.
In Italia, le regioni coinvolte nelle proteste degli agricoltori
In Italia, le proteste degli agricoltori con trattori e manifestazioni hanno coinvolto queste regioni: Lombardia, Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna con presidi a Brescia, Bergamo, Alto lago di Como-Valtellina, Mantova, Melegnano, Voghera, Navacchio nel pisano, Val di Chiana a Orvieto e ancora in prossimitร del casello di Orte sulla A1, nella Valle del Salto, e ancora e a Olbia, Cagliari, Oristano Porto. Come negli anni passati, ci si aspetta traffico, blocco delle strade anche fino a Roma, e subito ci sono venuti in mente i Cobas degli anni Novanta e anche le successive proteste sulla sovrapproduzione latte e altri prodotti. Chilometri di strada bloccati, litri di latte buttati sulle strade e anche momenti di tensioni, in alcuni casi sono scattate anche inchieste ed indagini.
Vi ricordate la protesta dei Cobas degli anni Novanta?
I Cobas del latte, noti anche come Co.S.P.Lat. (Comitato Spontaneo Produttori Latte), sono movimenti formati da allevatori italiani di vacche da latte. Questi comitati, insieme ai CoSpA (Comitati Spontanei Allevatori), sono nati per difendere gli interessi degli allevatori contro le restrizioni imposte dal governo italiano e dall’Unione europea. La protesta dei Cobas del latte si รจ concentrata principalmente sulle multe inflitte agli allevatori per la produzione eccessiva, superando le quote comunitarie assegnate.
La situazione รจ emersa a seguito della politica delle quote latte stabilita nel 1984, che mirava a controllare i prezzi e garantire un reddito stabile ai produttori. Nel 1996, il governo italiano, sotto Romano Prodi, ha cercato di applicare le multe agli allevatori in risposta a una sentenza europea. Questo ha scatenato la formazione dei Cobas del latte, che hanno organizzato proteste, blocchi stradali, e marce su Roma. Nonostante un periodo di declino nella protesta, le questioni legate alle multe per le quote latte hanno continuato a essere dibattute, coinvolgendo diversi governi successivi. La disciplina delle quote latte รจ stata rinegoziata nel 2008 a Bruxelles, con un aumento della quota di produzione italiana.
Nel 2009, รจ stata introdotta una nuova legge per affrontare la vicenda in corso. Gli esiti giudiziari hanno evidenziato criticitร nella gestione amministrativa e nei controlli, confermando la presenza di pratiche discutibili, ma la difficoltร nell’individuare responsabilitร specifiche.