ChatGPT: che cosa contesta di nuovo il Garante Privacy ad Open AI?

By Iole Di Cristofalo

Chatgpt Garante Privacy e OpenAi 2024
Pexels

ChatGPT, secondo il Garante Open AI ha commesso degli illeciti

Il Garante della Privacy ha notificato ad Open AI un atto di contestazione formale per aver commesso uno o piรน illeciti su norme europee che tutelano la privacy. La societร  proprietaria e creatrice di ChatGPT ha trenta giorni per contestare quanto venuto fuori dall’istruttoria con proprie memorie difensive.

L’atto di contestazione รจ collegato a quanto denunciato lo scorso 30 marzo 2023, quando Chatgpt era ancora una novitร  per molti e fu bloccato per diverse settimane all’utenza italiana.

In quel contesto, l’Autoritร  italiana decise di emanare un provvedimento di urgenza per fermare il trattamento dei dati personali degli italiani. Arrivรฒ il blocco temporaneo del nuovo servizio. Una decisione non presa da solo ma collaborando con altri enti di controllo o prevenzione. “Nella definizione del procedimento – si legge nel comunicato ufficiale – il Garante terrร  conto dei lavori in corso nellโ€™ambito della speciale task force, istituita dal Board che riunisce le Autoritร  di protezione dati dellโ€™Ue (Edpb)“.

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ChatGPT, dallo scorso 30 marzo

Nel 2023, il Garante contestรฒ tre violazioni ad OpenAI. La prima รจ quella di aver raccolto i dati personali di miliardi di persone per addestrare i propri algoritmi senza informarli. Un argomento di fortissima attualitร  ancora oggi e aperto anche nella costruzione della legislazione giuridica sugli algoritmi dotati di machine Learning, apprendimento automatico dall’esperienza.

Altra contestazione, quella di raccogliere dati personali degli utenti nel corso delle conversazioni senza informarli della sorte di questi dati. Chatgpt รจ un programma che crea testi, tabelle, elabora codici sulla base di domande, istruzioni e anche di rilascio dati. Altro punto venuto fuori lo scorso anno, ChatGPT non รจ cosรฌ perfetto nel rispondere alle domande e generare i contenuti, le informazioni che scrive sono spesso inesatte e non veritiere. Di seguito tutti i documenti online del Garante della Privacy che rendono chiaro il percorso intraprese con l’Unione Europea, dalla contestazione, al blocco del servizio e all’apertura di Chat GPT.

  1. Intelligenza artificiale: il Garante blocca ChatGPT. Raccolta illecita di dati personali. Assenza di sistemi per la verifica dellโ€™etร  dei minori (link).
  2. Provvedimento del 30 marzo (link)
  3. ChatGPT: OpenAI collabora con il Garante privacy con impegni per tutelare gli utenti italiani (Link)
  4. Incontro Open AI e Garante (link)
  5. Garante privacy, limitazione provvisoria sospesa se OpenAI adotterร  le misure richieste. Lโ€™Autoritร  ha dato tempo alla societร  fino al 30 aprile per mettersi in regola (link)
  6. Riapertura di ChatGPT da parte di OpenAI (link).

Chat GPT e la nota sui minori, ecco cosa si chiede a OpenAI

La nuova istruttoria che ha portato alla scoperta degli illeciti si basa sul provvedimento dello scorso 30 marzo che denunciava l’assenza di sistemi per la verifica dell’etร  dei minori.

Da ultimo, nonostante โ€“ secondo i termini pubblicati da OpenAI โ€“ il servizio sia rivolto ai maggiori di 13 anni, lโ€™Autoritร  evidenzia come lโ€™assenza di qualsivoglia filtro per la verifica dellโ€™etร  degli utenti esponga i minori a risposte assolutamente inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza“.

Il rischio dell’uso dei minori di chatgpt riguarda diversi comportamenti, ad esempio quello di farsi istruire attraverso dei quesiti ingenui su comportamenti sbagliati, ad esempio, come saltare la scuola? e altre domande piรน gravi. ChatGPT riconosce le domande moralmente sbagliate e anche rischiose a livello di legislazioni internazionali e puรฒ reagire interrompendo bruscamente il servizio oppure rispondendo che non puรฒ fornire risposte o eseguire determinati compiti se riconosce nel tono un utente di etร  minore, fino ai 16 e 18 anno.

Regolamento generale protezione dati, lo conoscete?

Il Regolamento (UE) 2016/679 del 27 aprile 2016 รจ il testo normativo a cui il Garante Privacy si riferisce, รจ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea il 23 maggio 2018, in rete si trova facilmente, contiene 99 articoli.

Nelle prime pagine troviamo scritto che la protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati di carattere personale รจ un diritto fondamentale. Ed รจ da rispettare a prescindere dalla nazionalitร  e residenza. Lo scopo dell’Unione, attraverso questo testo รจ quello di costruire uno spazio di libertร , sicurezza, giustizia e collaborazione in ogni campo, partendo dall’economia e dalla cooperazione sociale e giuridica. Il trattamento dei dati personale dovrebbe essere al servizio dell’uomo. Una prerogativa assoluta che si scontra con l’evoluzione tecnologica e la globalizzazione.

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