Tragedia in una città italiana: una donna si è suicidata a Ravenna, portando con sé la figlia e il cane. Quali sono le motivazioni del gesto?
Cos’è accaduto?
Una madre in uno stato di sconvolgimento si lancia dal nono piano insieme alla figlia e al cane, causando la morte della bambina di sei anni e dell’animale domestico. La donna è gravemente ferita mentre il marito, purtroppo, sembra non essersi accorto di nulla nonostante fosse in casa al momento dell’incidente.
Chi è la donna?
Il cuore spezzato di questa famiglia è stato distrutto in pochi minuti. Giulia, tra i 35 ei 40 anni, ha compiuto il gesto sconvolgente questa mattina, poco dopo le 7:15, nel quartiere di via Dradi a Ravenna. La polizia è intervenuta dopo la segnalazione degli sconvolti vicini di casa.
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Secondo quanto emerso dalle prime indagini della squadra mobile della questura di Ravenna, sembra che Giulia abbia utilizzato un’impalcatura esterna sul balcone per compiere questo tragico atto disperato. Questa struttura potrebbe aver mitigato la caduta e l’impatto, salvando in parte la vita della madre, ora ricoverata in condizioni critiche all’ospedale Bufalini di Cesena.
Non è il primo caso del genere
La notizia di questo dramma si aggiunge a un altro evento simile accaduto di recente in Italia. Solo pochi giorni fa, nella provincia di Venezia, a Cinto Caomaggiore, un uomo ha compiuto un gesto simile lanciando la propria figlia di 5 anni dal terrazzo di casa prima di tentare il suicidio. La bambina è stata ricoperta con un grave trauma cranico, mentre il padre è stato fermato dalle autorità con l’accusa di tentato omicidio.
Questi episodi lanciano un forte grido d’allarme sullo stato della salute mentale e sulla necessità di fornire maggiori risorse e supporto alle persone che affrontano crisi psicologiche.
Il lungo post su Facebook
La donna era seguita da un centro di salute mentale e prima del tragico gesto aveva scritto un post su Facebook: “Perché ho dovuto farlo? Padre violento e aggressivo. Nessuno me lo tiene lontano. Mi perseguita“, scrive. “Non lo voglio vedere, non voglio frequentarlo. Non mi sembra di chiedere tanto. Niente ordinanza restrittiva, perchè non ho video delle brutte violenze domestiche. Inutile questura, ero incinta, nemmeno questo per tutelarmi.
“Il Natale 2023 della mia bimba di 6 anni: Sto nonno orripilante, che ci urla contro di continuo, spaventandoci e la nonna demente, che la tiene al camino a prendere gli spruzzi bollenti in faccia. Non parliamo di come trattano (e hanno trattato a febbraio 2018) la mia barboncina. Vergognatevi. Davide mi dispiace, non mi aiuti a tenerlo lontano. Te l’ho chiesto mille volte. Non proteggi la tua famiglia“.
Parole che hanno lasciato sgomenta l’intera città. La donna al momento è fuori pericolo e sotto sedazione, dovrà rispondere di omicidio pluriaggravato.