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Giulia Tramontano e la vita che non c’è a 29 anni

Giulia Tramontano, la scomparsa a “Chi l’ha visto?”

Scorrono per televisione le immagini di una bellissima ragazza, sorridente, solare, incinta; anzi, incintissima. In onda c’è “chi l’ha visto?”, il celebre programma di rai3 che indaga sulle persone scomparse. Si tratta di Giulia Tramontano, 29 anni, residente a Senago (MI). La ragazza risulta irreperibile da sabato, 27 di maggio. La giornalista Veronica Briganti riesce a mettersi in contatto con l’ultima persona che l’ha vista: il su o fidanzato,  Alessandro Impagnatiello. Il barman di lusso preferisce non rispondere:  “Non ho voglia di parlare” dice.

La famiglia della ragazza, nel frattempo sceglie i social per cercare Giulia

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Le indagini per ritrovare Giulia

Le ultime immagini di Giulia sono quelle della telecamera della zona, che la riprendono alle ore 21.30 di sabato 28. L’ultimo messaggio è stato inviato ad una sua amica, alla quale confessa di essere molto scossa dopo il litigio con il fidanzato. La denuncia di scomparsa è stata fatta proprio dal suo ragazzo, domenica sera (29/05). L’uomo avrebbe dichiarato che la sua compagna non era rientrata a casa dopo una discussione per gelosia. Impagnatiello avrebbe raccontato che Giulia era scomparsa portando con sé il suo passaporto e 500 euro.

Partono le indagini dei carabinieri, ma presto è palese che qualcosa nel racconto del fidanzato non quadra. Troppe contraddizioni e troppi silenzi. La sezione investigazioni scientifiche cerca con il Luminol resti del corpo di Giulia. I gradini della casa di Via Monte Rosa, dove la coppia abitava in un appartamento moderno, mostrano tracce del corpo della ragazza. I carabinieri cercano ancora. Nella macchina del fidanzato si trovano altre prove della presenza del corpo di Giulia. Il P.M., Alessia Menegazzo, interroga a lungo Impagnatiello.

La confessione e la scoperta del corpo senza vita di Giulia

L’uomo risulta indagato  per omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza contro la volontà della donna. Il suo racconto è lacunoso. Così, dopo una notevole pressione da parte degli inquirenti, Impagnatiello confessa: “L’ho uccisa io”.

L’uomo avrebbe ucciso la sua compagna a coltellate e poi avrebbe infierito sul corpo provando a bruciarlo mentre era ancora in casa. Poi lo ha trascinato giù per le scale, l’ha caricato nella sua auto e ha provato a farlo sparire. Nella notte tra mercoledì e giovedì 1° giugno gli investigatori hanno trovato il corpo di Giulia nascosto dietro ai box di una palazzina in via Monte Rosa, non lontano da dove abitava. Il cadavere della donna era stato coperto da alcuni cellophane e da pezzi di sacchetti di plastica.

Mentre si attende la conferma del fermo da parte dell’Autorità giudiziaria, la polizia cerca un eventuale complice che potrebbe avere aiutato l’uomo a trascinare il cadavere giù per le scale, caricarlo in macchina e portarlo altrove. Nel frattempo il 30enne è stato trasferito al carcere di San Vittore.

Il movente, l’altra vita di Alessandro Impagnatiello

Secondo quanto è trapelato dalle indagini, Giulia avrebbe litigato con il fidanzato proprio sabato. Aveva scoperto in giornata che l’uomo aveva un’altra relazione (parallela) con una donna americana, che sarebbe rimasta anche incinta. In questo caso, la donna avrebbe interrotto volontariamente la gravidanza. A quanto pare, le due si sarebbero incontrare e la verità sarebbe venuta a galla. L’altra donna all’apparenza non era a conoscenza della doppia vita di Impagnatiello.

La giovane Giulia avrebbe chiesto al fidanzato spiegazioni, scatenando in lui la furia omicida.  

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L’ultimo saluto a due vite spezzate

Il bambino di Giulia si sarebbe chiamato Thiago. Questo quanto appare dai messaggi lasciati nel posto dov’è stato trovato il suo corpo senza vita. I familiari, appresa la notizia, sono andati in via Monte Rosa a Senago a lasciare dei fiori nei pressi del luogo in cui è stato trovato il corpo della 29enne, Accanto a un peluche di Tigro e ai vari bouquet portati da amici e conoscenti, spicca quello della famiglia, composto di fiori rosa e bianchi. “Per sempre nei nostri cuori, mamma, papà, Chiara, Mario“. In alto a destra c’è scritto “per Giulia e Thiago“, quel bambino che non vedrà mai la luce.

Autore

Ana nasce in Spagna, si laurea a 22 anni in Scienze Liguistiche e della Comunicazione. Dopo un'esperienza nel Regno Unito si trasferisce a Trieste, dove vive tuttora. Ha maturato esperienza come consulente aziendale e collaborato con diverse case editrici. Ha pubblicato cinque libri ed è copyrighter e Search Quality Rater.View Author posts

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