13 morti in un incendio in discoteca in Spagna
Domenica, all’alba, una tragedia ha colpito la Spagna. Un incendio in discoteca a Murcia (una città del sudest) ha scosso il Paese e il mondo intero. Le vittime accertate (13) sono giovani; alcuni erano andati a festeggiare un compleanno. I messaggi di cordoglio si sono susseguiti ieri per tutta la giornata, mentre oggi le Autorità (medico legale, pubblico ministero) tentano di accedere ai locali. Nella giornata di domenica 1° ottobre, è stato impossibile entrare nella zona colpita dalle fiamme (da parte di persone diverse dai Vigili del Fuoco), tenuto conto della pericolosità della struttura.
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Una notte di festa finita in tragedia
Una notte di festa finita in tragedia. Un incendio, originatosi sul tetto della discoteca Fonda, nella zona ricreativa Atalayas di Murcia, ha sorpreso i presenti intorno alle 6:00. L’incendio, che si è diffuso rapidamente in quella località e in tre adiacenti, ha provocato 13 morti e 24 feriti, dopo che sono state trovate vive le cinque persone i cui parenti avevano denunciato la loro scomparsa. come hanno confermato il presidente López Miras e il sindaco di Murcia, José Ballesta. I feriti, tutti minori, sono stati curati per avvelenamento e inalazione di fumo e ustioni, anche se sono stati tutti dimessi.
Le squadre di Emergenza insieme ai Vigili del Fuoco della città hanno lavorato ieri tutto il giorno per evacuare i deceduti, ricercare possibili vittime e rimuovere i detriti dalla discoteca Fonda, dove sono stati ritrovati i morti. Dei 13 morti, tre sono stati identificati tramite l’impronta digitale, mentre gli altri corpi sono stati trasferiti all’Istituto di medicina legale per analizzare il Dna confrontando quelli dei parenti, vista l’impossibilità di rilevare le impronte digitali.
Ci vorranno giorni per l’identificazione delle vittime
Mentre continuano le operazioni di ricerca e sgombero, nel vicino Palacio de los Deportes è stato allestito uno spazio informativo per i parenti, dove un team di psicologi si prende cura dei parenti delle vittime. La Polizia Scientifica e il Gruppo Omicidi della Polizia di Stato stanno svolgendo le indagini e hanno spiegato che ci vorranno diversi giorni per identificare tutte le vittime a causa delle alte temperature e del pericolo di crollo delle strutture. “I danni strutturali alla nave su cui è avvenuto l’incidente sono molto ingenti. Le alte temperature non consentono ancora l’accesso sia alla polizia scientifica che alle squadre investigative e il lavoro richiederà tempo“, ha riconosciuto il portavoce della polizia.
Il sindaco va fino in fondo: “Non ci saranno sconti per nessuno”
Il sindaco della città spagnola, José Ballesta ha assicurato che il Comune comparirà nel procedimento e ha ordinato ai propri servizi legali di studiare tutta la documentazione e di intraprendere le azioni necessarie “senza alcun tipo di riserva o esitazione se qualcuno dovesse essere ritenuto responsabile in tribunale per i suoi possibile responsabilità dei fatti (…) Tutto questo verrà chiarito fino alle sue ultime conseguenze, non importa chi cadrà, se pubblico o privato”, ha sottolineato dopo il comitato di crisi municipale.
3 giorni di lutto regionale e numerosi messaggi di cordoglio
La Regione di Murcia ha dichiarato tre giorni di lutto e il settore dell’ospitalità ha chiuso tutte le strutture in segno di lutto. In questo senso, Spain Nightlife e l’International Nightlife Association hanno chiesto che vengano accertate le responsabilità se, nell’inchiesta aperta, si dimostrasse che c’è stata qualche negligenza che ha favorito l’incendio mortale nella discoteca e nei locali adiacenti. Autorità come il presidente ad interim del Governo Pedro Sánchez, il leader del PP Alberto Núñez Feijóo, il presidente della Regione di Murcia Fernando López Miras, altri presidenti regionali e il tennista Carlos Alcaraz hanno espresso il loro cordoglio e tutto il loro sostegno alle vittime e alle loro famiglie.
Il messaggio di addio che ha postato il padre di una delle vittime
Le vittime avevano tra 18 e 25 anni; ad avere la peggio, un gruppo di ragazzi che si trovava al primo piano, dato che il soffitti della discoteca è crollato subito. Fa raggelare il sangue il pensiero che alcuni se ne siano accorti di quanto stava accadendo: “Mamma vi amo, sto morendo, mamma vi amo“: un audio che è un addio, un testamento vocale affidato da una ragazza di 28 anni ad un messaggio inviato alla mamma alle 6 del mattino. A renderlo noto è stato Jairo, il padre della giovane, che ha detto:”ha inviato un audio a sua madre dicendo cosa stava succedendo, che se ne stava andando. E si sentivano le grida, non riuscivano a respirare“.
I precedenti, risalenti al 1990 e al 1983
L’ultima volta che la spagna ha vissuto una tragedia del genere è stato nel 1990, quando nella discoteca Flying di Saragozza morirono 43 persone. Ma il maggior numero di vittime nella storia del Paese si registrò a Madrid il 17 dicembre 1983, quando le fiamme devastarono il night club Alcalá 20 uccidendo 81 avventori. Le indagini dimostrarono che a rendere ancora più grave il bilancio delle vittime fu un guasto all’impianto di illuminazione e una porta di sicurezza chiusa. Il governo fu costretto ad approvare nuove norme per aumentare la sicurezza nei locali.