Codice della strada e 6 in condotta, la punizione per chi “non riga dritto”
Il Consiglio dei Ministri del 18 settembre ha deliberato su alcuni argomenti già previsti nella conferenza unificata. Sui migranti vi abbiamo aggiornato ieri, mentre sugli altri punti che hanno destato clamore e sui quali oggi si discute con foga sulla rete, ci sono in primo piano l’inasprimento delle sanzioni per chi guida usando il cellulare o schiacciando con forza l’acceleratore e la decisione di bocciare i ragazzi con 6 in condotta, una nuova misura scolastica della quale vi parliamo in questo post.
Per approfondire:
Von der Leyen sui migranti con Meloni, “la soluzione, i rimpatri”: 127.207 migranti nel 2023
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Le nuove sanzioni del codice della strada
Come ci racconta “Il Corriere della Sera” nei particolari, ed era circolato ampiamente sui principali giornali del Paese, nella Conferenza unificata era stato chiesto di inasprire le sanzioni del nuovo codice della strada per chi usa il cellulare alla guida e per l’eccesso di velocità. Vediamo in quale maniera il codice della strada sarà molto più rigido:
Sanzioni tre volte più alte per uso smodato del cellulare
A conti fatti, sul primo punto, le nuove norme prevedono sanzioni almeno tre volte più alte (si parla di un aumento da 165- 660 euro a 422-1.697 euro) con sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi fin dalla prima violazione. In caso di recidiva nel biennio, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi, si prevede il pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro, oltre a una decurtazione dei punti patente: 8 alla prima violazione e 10 alla seconda. La sospensione della patente (per chi ha meno di 20 punti) arriva anche in caso di guida pericolosa o contromano, di passaggio con il rosso, di contromano in autostrada.
Sospensione patente fino a 3 mesi per chi guida in stato di ebbrezza; inserimento dell’alcol-lock
Regole più dure per chi viene trovato in stato di ebbrezza alla guida o “dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti“: rischia la sospensione della patente fino a 3 anni. Per i recidivi, è vietato assumere alcolici prima di mettersi al volante: il limite di tasso alcolemico consentito si abbassa a 0 g/l, per tutti gli altri il limite è 0,5.
In caso di sospetto di assunzione di droghe è previsto il ritiro immediato della patente. Diventa poi obbligatorio l’”alcol-lock“ da installare a proprie spese in auto: blocca il motore se rivela un tasso alcolemico sopra lo zero. C’è poi la revoca a vita della patente nel caso vengano commessi reati gravissimi mentre si guida, come la fuga dopo un incidente stradale.
Eccesso di velocità: 1.084 euro di multa
Sull’eccesso di velocità, la multa arriva a 1.084 euro con la sospensione della patente da 15 a 30 giorni per chi supera il limite all’interno del centro abitato per almeno due volte l’anno.
Sosta nei posti dedicati ai disabili, fino a 660 euro
Aumentano poi le sanzioni pecuniarie in caso di sosta nei posti dedicati ai disabili: per ciclomotori e motoveicoli a due ruote si pagherà da 165 a 660 euro (ora da 80 a 328) e per i restanti veicoli da 330 a 990 euro (ora da 165 a 660).
Il 6 in condotta, ancora in prima linea
Come accadeva in passato, ora la riforma della scuola introduce, per gli studenti (anche per i loro genitori) che sono particolarmente indisciplinati o non frequentano la scuola, delle misure punitive, a partire dal 6 in condotta. Vediamo in che cosa consiste la misura “punitiva” del 6 in condotta.
Le discussioni sul voto in condotta, introdotto dalla riforma Valditara
Della riforma della scuola Valditara, a far più rumore è la modifica legale del voto in condotta, introdotto anche alle medie. Lo studente che non raggiunge la sufficienza è bocciato o non ammesso all’esame di Stato. Chi ottiene solo il minimo, il classico 6 in condotta, è rimandato a settembre e deve presentare “un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale” (per chi è in quinta, l’elaborato diventa parte dell’esame).
Solo con 9-10 in condotta si potrà avere punteggi alti
Il voto in condotta influirà sul voto finale di maturità: solo chi ha 9 o 10 potrà sperare di ottenere il punteggio più alto nei crediti. Inoltre, il 5 non scatterà solo “in presenza di atti violenti o di aggressione nei confronti del personale scolastico e degli studenti“, ma anche per gravi e ripetute violazioni del regolamento d’istituto.
Le sospensioni: elaborati sulla condotta e volontariato in strutture convenzionate con la scuola
Cambiano anche le sospensioni: l’alunno che deve stare a casa fino a due giorni svolgerà attività su temi legati ai comportamenti messi in atto, con elaborato finale. Nel caso di sospensioni lunghe dovrà svolgere volontariato in strutture convenzionate.
La formazione professionale in primo piano
Nella riforma Valditara c’è anche una grande attenzione all’istruzione professionale: viene dato peso agli Its academy (istituti tecnologici superiori post diploma), i percorsi di formazione professionale e tecnica, e a cui potranno aderire anche le Regioni, che gestiscono la formazione professionale.
Gli istituti superiori in una prima fase sperimentale avranno una durata di 4 anni anziché 5. La parola chiave è partnership: le Regioni e gli uffici scolastici potranno stipulare accordi con soggetti “pubblici e privati”, in funzione “delle specifiche esigenze dei territori”. Poiché si tratta di un disegno di legge del governo, prima di entrare in vigore dovrà passare all’esame delle Camere.
Mattarella elogia l’impegno dei figli dei migranti
A proposito di scuola, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Forlì per l’apertura dell’anno scolastico, ha voluto ricordare i “circa 800 mila studenti, migranti o figli di migranti stranieri. Un decimo degli iscritti nei nostri istituti. Studiano da italiani, apprendono la nostra cultura e i nostri valori, e possono costituire un grande potenziale per il nostro Paese. Dal loro positivo inserimento può dipendere parte importante del futuro dell’Italia“.