Maxi rissa a Milano, 60 persone colpite con bottiglie e coltelli

By Ana Maria Perez

Maxi rissa a Milano in zona Corvetto

Ci siamo abituati a sentire sui media le parole “rissa”, “violenza”, “violenza di genere”, “aggressione”, e via dicendo; le notizie che raccontano in qualche modo fatti violenti vengono archiviate come noccioline. Persino gli omicidi spesso non hanno eco nazionale: rimangono all’interno del classico “Today” di provincia. Noi cerchiamo di raccontare la notizia meno locale e più mediatica possibile per coinvolgere i lettori di ogni angolo del Paese. Tuttavia, questa notizia, pur avendo delle connotazioni locali, ha dell’incredibile. E abbiamo voluto raccontarvela. Possibile che in un Paese civile come l’Italia, nel 2023, si possa creare un’ecatombe per un parcheggio? Ve lo raccontiamo.

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Il motivo della rissa: banale

I fatti sono partiti da un’auto (una Volkswagen Touran con targa romena) parcheggiata male in via Faà di Bruno, nel quartiere Corvetto, di Milano, noto per essere un’area vivace di aggregazione di artisti (che si definiscono tali), italiani e stranieri e per ospitare un numero indeterminato di cittadini di etnie, razze e nazionalità diverse, a volte rifugiati in case occupate abusivamente (su 2.400 immobili Aler, 398 sarebbero occupati). Questa volta, a litigare per il parcheggio, due famiglie di etnia rom.

Una lite che sfocia in scontro armato

Erano le 18.45 di lunedì 19 di giugno quando due famiglie del condominio Aler sito al numero 5 hanno iniziato a litigare: si stavano contendendo un parcheggio, sempre molto ricercato in quella zona. A quanto pare, questa è stata la scintilla che ha fatto scattare la lite. Ma tra i due capostipite le rispettive famiglie ci sarebbero state delle vecchie tensioni.

Prima, i due uomini capo famiglia hanno alzato la voce; poi sono partiti gli insulti; infine, è volato un pugno. A quel punto, le donne e i bambini che accompagnavano i due contendenti hanno preso parte alla lite e si sono azzuffati. Sentendo il chiasso, sono sopraggiunte altre persone, alcune armate con coltelli, bastoni e bottiglie; presto la via è diventata lo scenario di una maxi rissa. In poco tempo si sono concentrate una sessantina di persone, che si picchiavano e insultavano senza freni.

L’intervento delle forze dell’ordine, che non riuscivano a calmare gli animi

Almeno una quindicina le chiamate al 112, che ha fatto intervenire i Carabinieri di Milano del radiomobile e della compagnia Monforte; per sedare la rissa sono servite numerose pattuglie. Constatato lo stato di agitazione di alcune delle persone coinvolte, i carabinieri hanno dovuto chiedere l’intervento dei colleghi in assetto antisommossa. In totale, sono serviti almeno cinquanta unità armate per fare ritornare la normalità in via Faà di Bruno.

Il bilancio della rissa: almeno sette feriti

Il bilanci della rissa è piuttosto pesante, soprattutto se si pensa al motivo della lite. I feriti sono almeno sette: un ragazzo di 13 anni, cinque uomini di 19, 23, 35, 40 e 41 anni e una donna di 51. Sul posto sono arrivati i soccorritori del 118 con cinque ambulanze e due auto mediche per prestare le prime cure alle persone coinvolte nello scontro.

Un uomo colpito a coltellate è grave ed è stato accompagnato in codice rosso in ospedale. Anche la donna di 51 anni è finita in pronto soccorso: era stata colpita con una bottiglia al volto e alla testa. Altri due uomini, dopo essere stati presi a bastonate, hanno riportato ferite guaribili in qualche giorno.

Nella via Faà di Bruno sono rimasti i segni della lotta. Spranghe, cocci di bottiglia, pezzi di legno e addirittura ferri da asso da stiro a terra.  

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