Milano, maxi incendio al Parco delle Groane, 10 squadre dei vigili del fuoco al lavoro

By Ana Maria Perez

Milano, maxi incendio nella serata di lunedì

Non è la prima volta che vi parliamo di incendi da Ultimedalweb. A volte si trata di incendi dolosi, ma a volte sono conseguenza del cambiamento climatico e di abitudini sbagliate dell’uomo. In altre occasioni è soltanto frutto del destino: una fuga di gas, un cortocircuito…. e l’incendio divampa.

Quando e dov’è divampato il rogo?

Le prime avvisaglie dell’incendio sono partite intorno alle ore 19.00 di lunedì 3 di aprile del 2023. Il punto da dove sono partite le fiamme si trova tra Limbiate (Monza) e Cesate (Milano) e, a causa del forte vento, è cresciuto velocemente, lambendo una grande area verde. Le Fiamme erano molto alte e la nuvola di fumo si vedeva a 15 km di distanza. La velocità di propagazione del fuoco era così alta che si è temuto per le abitazioni circostanti. vista l’imprevedibilità della traiettoria del fuoco, le forze dell’ordine hanno chiuso alcune strade al traffico.

Sono stati provocati danni alle persone?

Al momento non si hanno notizie di eventuali danni alle persone o alle case, nonostante le minacce dell’incendio. Tuttavia, una quarantina di persone, hanno dovuto lasciare le loro abitazioni in via precauzionale. Dopo circa tre ore, quando la minaccia è cessata, sono rientrati a casa. Tra gli edifici a rischio c’erano alcune attività commerciali, una casa di riposo e un condominio.

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L’attività di soccorso, spegnimento dell’incendio

I vigili del fuoco, coadiuvati dalle forze dell’ordine e dai volontari della Protezione Civile e dell’A.i.b. (antincendio boschivo) , sono accorsi immeditamente per spegnere l’incendio e soccorrere eventuali persone coinvolte. Tuttavia, ci sono volute 10 squadre provenienti da Monza, Milano e Varese per riuscire a domarlo. Volontari e pompieri hanno lavorato duramente per ridurre il sottobosco, in modo da non alimentare le fiamme. Le operazioni di spegnimento si sono protratte fino a tarda notte.

Presenti anche alcune squadre della Croce Rossa delle Alte Groane, che hanno scritto sul web “Non si dorme questa notte, noi ci siamo, anche questa è la Cri. Sempre operativi. Maxi incendio, con ettari di bosco in fiamme“.

Il Parco delle Groane e i danni arrecati dalle fiamme

Com’è il parco delle Groane?

Il nome completo del cosiddetto Parco delle Groane è Parco delle Groane e della Brughiera Briantea. Si tratta di una vasta area naturale di 82 km² (8.249 ettari) ubicata nella alta pianura lombarda. La denominazione risponde al nome storico delle brughiere, che è “groane”. All’interno del parco ci sono molti animali e piante di interesse naturalistico e siti di valore storico, geologico e archeologico.

Parco Naturale tutelato

La legge regionale 29/04/2011 n. 7 tutela una parte del parco come parco naturale, Le riserve naturali che vi sono incluse rappresentano siti di interesse comunitario. All’interno del parco opera anche una sezione dell’organizzazione  WWF, che lavora nell’oasi soprannominata Il Caloggio.

Nel parco delle Groane trovano il proprio habitat animali mamiferi, rettili diverse specie di anfibi. Tra gli ultimi sono comuni il tritone crestato italiano, il tritone punteggiato, la raganella, la rana rossa, la rane di Lataste e la rana verde. Anche il rospo smeraldino è presente in alcune aree del bosco. Le specie di rettili che abitano il parco sono il Ramarro occidentale, la Lucertola muraiola, l’Orbettino, il Biacco il Saettone, la Natrice dal collare, il Colubro liscio e la Vipera comune. Tra i mammiferi presenti citiamo alcuni roditori, come lo scoiattolo rosso, il ghiro, il Moscardino, il Quercino e il cervo rosso.

Ettari bruciati anche a causa della siccità

Per il momento non si sa ancora esattamente quanti ettari di superficie boschiva siano stati consumati dalle fiamme, anche se sembrerebbe che sia bruciata una vasta parte del parco. Non appena si spegneranno completamente tutti i focolai, i vigili del fuoco potranno fare l’esatta valutazione del danno ambientale. Oltre al vento, la situazione è stata aggravata dal fatto che non ci siano state precipitazioni negli ultimi mesi, pertanto il bosco era molto secco. E come si sa, vento e boscaglia sono il paradiso delle fiamme.

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