Cosa è il Ramadan e cosa significa?
Il Ramadan è un periodo di digiuno sacro per la religione musulmana che dura un mese. La ricorrenza ricorda la rivelazione del Corano da parte dell’Angelo Gabriele al profeta Maometto nell’anno 610a.C. La parola Ramadan deriva dall’arabo ar-ramad che vuol dire “torrido” o forte caldo”. Tuttavia, nel 2023 il digiuno diurno (dall’alba al tramonto) nell’emisfero nord, dura meno rispetto a quello degli anni scorsi, più vicini al solstizio d’estate. In funzione della posizione del Paese, si digiuna più o meno ore al giorno: per i Paesi meridionali (Cile e Nuova Zelanda) il digiuno dura circa 12 ore, mentre in Islanda o Groenlandia si arriva a 17 ore.
Quando ha inizio il Ramadan?
Le date di inizio e fine cambiano costantemente perché l’Islam utilizza un calendario basato sui cicli lunari, che fa arretrare la ricorrenza di 10 o 11 giorni ogni anno rispetto a quello gregoriano. Il calendario islamico inizia il 16 luglio 622 del calendario giuliano ed è formato da 354 o 355 giorni. Nel 2023 il Ramadan è iniziato nella sera del 22 di marzo, mentre nel 2022 era cominciato il 2 di aprile. Il 27 marzo si celebrerà la notte del potere (Laylat-al-Qadr), che rappresenta la data di consegna del Corano.
Quando finisce il Ramadan?
Quest’anno si concluderà la sera del 22 di aprile. La fine del Ramadan è segnata dalla festa dell’Eid al-Fitr, che solitamente dura tre giorni e che prevede la condivisione di golose pietanze, lo scambio di doni e le offerte per i più poveri.
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Cosa accade durante il periodo del Ramadan?
L’obiettivo del Ramadan è quello di imparare a superare le proprie debolezze umane. Durante i 30 giorni di Ramadan ci sono molti divieti, oltre all’obbligo di digiuno. Non è consentito bere, fumare, fare sesso, mentire, imprecare e fare la guerra. Le giornate sono scandite dalle preghiere e dal silenzio, interrotto solo dal muezzin 5 volte al giorno, quando chiama i fedeli alla preghiera. Nel periodo sacro si aggiunge una preghiera notturna speciale, il Taraweeh. Il richiamo del muezzin non esiste nei Paesi non islamici. Pertanto, in Italia si può accedere alla pagina Adhan Player o su altervista per conoscere i momenti della preghiera.
Quali sono i cinque pilastri dell’Islam?
I vcinque pilastri dell’Islam sono: il digiuno durante il periodo del Ramadan, la testimonianza della fede (shahada), la preghiera (salat), l’elemosina (Zakat) e il pellegrinaggio (hajj).
Quante persone osservano il Ramadan?
In totale si calcola in circa 1,6 miliardi il numero di fedeli islamisti nel mondo. In qualche occasione vi abbiamo proposto il volto di alcuni dei massimi osservatori dei principi islamici. In Italia circa 2,7 milioni di persone osservano i precetti dell’Islam. La comunità più nutrita nel nostro paese è quella marocchina (410.106 persone), seguita da quella albanese (189.715), bengalese (118.060), pakistana (115.528) ed egiziana (110.161). Inoltre, ci sono le minoranze dell’Africa del Nord e del Kosovo.
Chi non è obbligato a mantenere il digiuno?
Chi non gode di buona salute non è obbligato a rispettare il digiuno. Alcune categorie di fedeli sono anche esonerate, come i bambini, gli anziani, le donne incinte o con il ciclo, i viaggiatori. L’ampio rispetto della regola del digiuno è segnato dalla chiusura della maggior parte dei ristoranti a pranzo. Inoltre, come segno di rispetto si fa un saluto personalizzato nella propria lingua nativa. Ad esempio, “Ramadan Mubarak” e “Ramadan Kareem” sono saluti comuni del periodo, che augurano al destinatario un mese benedetto e generoso. Molte persone che non sono seguaci dell’islam conoscono e rispettano la tradizione del Ramadan. Sui social sono numerosi i messaggi di auguri per questo periodo. Uno tra i più cliccati, quello di Cristiano Ronaldo.