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Solstizio d’inverno 2023, il ritorno dei giorni più lunghi e alcuni rimandi all’antichità

solstizio d'inverno

Oggi è il 21 di dicembre. Ancora una volta, questa data segna una ricorrenza importante: arriva il solstizio d’inverno. Oggi è il giorno più corto dell’anno e sarà la notte più lunga. Siete preparati ad affrontarlo? Io credo di sì, perché tra qualche ora, a partire da domani, le giornate saranno sempre più lunghe fino al solstizio di estate. In questo post vi forniamo tante informazioni e curiosità che riguardano il solstizio d’inverno e che in alcuni Paesi e culture viene celebrato come un evento unico che ha radici davvero profonde. Guardate!

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Da un solstizio all’altro, passando per gli equinozi

Dal solstizio d’estate di giugno, nell’emisfero settentrionale le giornate si sono accorciate e le notti si sono allungate. Ma la situazione sta per ribaltarsi. Il solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno e il primo giorno ufficiale dell’inverno, quest’anno cade giovedì 21 dicembre. Il modo in cui funzionano i solstizi, insieme agli equinozi di primavera e autunno, affascina le persone da migliaia di anni. È un giorno in cui la scienza si mescola con le antiche tradizioni di tutto il mondo. Vediamo perché.

Solstizi ed emisferi terrestri

Il solstizio d’inverno segna il giorno più corto dell’anno e la notte più lunga nell’emisfero settentrionale, quando il sole appare nella sua posizione più meridionale, direttamente sopra il Tropico del Capricorno. La situazione è opposta nell’emisfero meridionale, dove vive solo il 10% circa della popolazione mondiale. Lì, il solstizio di dicembre segna il giorno più lungo dell’anno (e anche l’inizio dell’estate) in luoghi come Argentina, Madagascar, Nuova Zelanda e Sud Africa.

Quando cade esattamente il solstizio d’inverno in ogni Paese?

Il solstizio di solito (ma non sempre) avviene il 21 dicembre. La data in cui si verifica il solstizio può spostarsi avanti o indietro di un giorno perché l’anno solare (il tempo impiegato dal sole per riapparire nello stesso punto visto dalla Terra ) non corrisponde esattamente al nostro anno solare.

Se volete essere estremamente precisi nelle vostre osservazioni, il solstizio d’inverno del 2023 in tutto il mondo è iniziato alle 3:27 (UTC) di giovedì, secondo Earthsky.org e Farmers’ Almanac.

A causa delle differenze di fuso orario, Europa, Africa e Asia tecnicamente segneranno il solstizio d’inverno venerdì 22 dicembre. Di seguito sono riportati alcuni esempi di quando 3:27 UTC sarà per vari orari locali nell’emisfero settentrionale:


• Tokyo, Giappone: 12:27 venerdì

• Bangkok, Tailandia: 10:27 venerdì,
• Calcutta, India: 8:57 venerdì
• Istanbul, Turchia: 6:27 venerdì
• Helsinki, Finlandia: 5:27 venerdì
• Milano, Italia: 4:27 venerdì
• Halifax, Nuova Scozia: 23:27 giovedì
• Baltimora, Maryland: 22:27 giovedì
• Città del Messico: 21:27 giovedì
• San Francisco, California: 19:27 Giovedì
• Honolulu, Hawaii: giovedì 17:27

Il sito web EarthSky ha una pratica tabella di conversione che potete consultare se volete conoscere gli orari nei diversi punti del Globo.

Quali luoghi ne risentono maggiormente gli effetti del solstizio d’inverno?

La luce del giorno diminuisce drasticamente man mano che ci si avvicina al Polo Nord nel solstizio d’inverno. Le persone che abitano a Singapore , a soli 137 chilometri o 85 miglia a nord dell’equatore, riescono a malapena a notare la differenza, con solo nove minuti di luce diurna in meno rispetto al solstizio d’estate. È praticamente una giornata di 12 ore, più o meno una manciata di minuti, tutto l’anno lì.

Molto più in alto a livello di latitudine, Parigi  avrà ancora otto ore e 14 minuti di luce diurna per godersi una fredda passeggiata lungo la Senna.

La differenza è più netta nella gelida Oslo, in Norvegia , dove il sole sorge alle 9:17 e tramonta alle 15:11, per cui potranno sfruttare la luce diurna per meno di sei ore. 

I residenti di Nome, in Alaska, saranno ancora maggiormente privati ​​della luce solare poiché potranno contare soltanto con tre ore e 54 minuti di luce diurna molto debole. Ma se pensate che questo tempo sia veramente “risicato” vi sbagliate, perché a Prudhoe Bay (Alaska) non si vedrà nemmeno un solo raggio di sole, dato che si trova all’interno del circolo polare artico.

prudhoe bay
Prudhoe Bay (Alaska)

Cosa causa il solstizio d’inverno?

Poiché la Terra è inclinata sul suo asse di rotazione, le stagioni cambiano. Mentre il pianeta si muove attorno al sole, ogni emisfero sperimenta l’inverno quando è inclinato lontano dal sole e l’estate quando è inclinato verso il sole. Gli scienziati non sono del tutto sicuri di come ciò sia avvenuto, ma pensano che miliardi di anni fa, mentre il sistema solare stava prendendo forma, la Terra fu soggetta a violente collisioni che causarono l’inclinazione dell’asse.

solstizio estate

Tradizioni moderne e antiche del solstizio d’inverno

Non sorprende che molte culture e religioni celebrino una festività (che si tratti di Natale, Hanukkah, Kwanzaa o feste pagane) che coincide con il ritorno dei giorni più lunghi.

Antichi popoli la cui sopravvivenza dipendeva da una precisa conoscenza dei cicli stagionali scandivano questo primo giorno d’inverno con elaborate cerimonie e celebrazioni. Spiritualmente, queste celebrazioni simboleggiano l’opportunità di rinnovamento.

Maria Kennedy, assistente professore presso il Dipartimento di studi americani della Rutgers University ha affermato che “il Natale prende molte delle sue usanze e probabilmente la sua data sul calendario dalle feste pagane romane dei Saturnali e delle Calende“.

Citando una ricerca accademica, Kennedy ha affermato che i primi fondatori della chiesa cristiana condannavano le pratiche di queste festività, ma la loro popolarità persisteva. L’osservanza cristiana del Natale alla fine si è allineata più o meno allo stesso periodo del calendario, anche se nei Vangeli non esiste una data specifica fissata per la nascita di Gesù.

Ecco qualcosa in più su alcune di queste antiche usanze:

Albano Arthan

Nella lingua gallese, “Alban Arthan” significa “Luce dell’inverno”, secondo  l’Almanacco degli agricoltori . Potrebbe essere la più antica festa stagionale dell’umanità. Parte delle tradizioni druidiche; in questa cultura, il solstizio d’inverno è considerato un momento di morte e rinascita.

Newgrange, un monumento preistorico  costruito in Irlanda intorno al 3200 a.C., è associato al festival Alban Arthan.

newgrange

I Saturnali

Nell’antica Roma i Saturnali duravano sette giorni. Onoravano Saturno, il dio romano dell’agricoltura. La gente si divertiva con feste carnevalesche che ricordavano  le moderne celebrazioni del Mardi Gras, al punto che si rimandavano persino le guerre. Agli schiavi erano concesse libertà temporanee e le restrizioni morali venivano allentate. I Saturnali continuarono nel III e IV secolo d.C.

Dongzhi

Non sono solo gli antichi europei a celebrare questa ricorrenza. Il Festival del Solstizio d’Inverno di Dongzhi affonda le sue radici nell’antica cultura cinese. Il nome si traduce approssimativamente come “inverno estremo”. Pensavano che questo fosse l’apice dello yin (secondo la teoria della medicina cinese). Yin rappresenta l’oscurità, il freddo e l’immobilità, quindi il giorno più lungo dell’inverno.

Dongzhi segna il ritorno dello yang  e la lenta ascesa della luce e del calore. Vengono solitamente mangiati gli gnocchi per festeggiare questa ricorrenza in alcune culture dell’Asia orientale.

dongzhi
Dongzhi festival

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