Nonostante la stagione, non si fermano gli incendi che devastano abitazioni e strutture su tutto il territorio. A fare paura, gli incendi in zone densamente abitate o in strutture polifunzionali.
Ieri notte, domenica 12 febbraio del 2023, è stata la capitale a rendersi protagonista di multipli roghi, che hanno interessato, dapprima un negozio storico al centro della città; poi, un albergo ubicato al terzo piano della via Giovanni Amendola, 95, non lontano dalla Stazione Termini.
Il primo allarme è scattato dopo le 21.00 in via Campo Marzio, nei pressi di Montecitorio. Le fiamme stavano lambendo gli interni dello storico negozio Cenci, inaugurato nel 1926 e frequentato da alti prelati e da importanti cariche dello Stato. Per fortuna, il rogo è divampato nel giorno di chiusura dell’attività. Non si conoscono ancora esattamente le cause che hanno provocato l’incendio, anche se dalle prime ricostruzioni, si sarebbe trattato di un cortocircuito.
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Un denso fumo nero ha invaso un condominio attiguo, ma non sono stati registrati feriti o intossicati. I vigili del Fuoco sono accorsi subito e hanno domato l’incendio in poco tempo, anche se la struttura ha subito ingenti danni.
Alcune persone note che hanno frequentato il negozio sono gli ex Presidenti della Repubblica Pertini, Scalfaro, Cossiga e Napolitano; anche papa Wojtyla, Ratzinger e Francesco si sono vestiti con i capi acquistati da Cenci. E attori come Christina De Sica e Carlo Verdone non hanno mai nascosto la loro predilezione per il famoso negozio ora distrutto dalle fiamme.
Alle 23.45 è giunto il secondo allarme al 115. Il rogo ha interessato due stanze dell’albergo all’Esquilino e ha provocato notevoli danni strutturali. In questo caso due persone sono rimaste intossicate e sono state accompagnate dai soccorritori in ospedale in codice giallo. Le loro condizioni di salute non sarebbero gravi.
Quattro squadre dei vigili del fuoco sono intervenute sul posto con due autobotti; inoltre, erano presenti alcune ambulanze del 118 e la polizia di Stato, che ha disposto l’evacuazione di 130 persone ospiti della struttura. Domate le fiamme, i vigili hanno fatto raffreddare gli ambienti e la polizia ha potuto effettuare i sopralluoghi di rito per capire la dinamica dell’incidente.
Il terzo piano è stato dichiarato inagibile. Oggi, un nuovo sopralluogo cercherà di fare luce sull’accaduto.