Molto utilizzato nella cucina tradizionale lucana, il nome di questo pesce deriva dal Mare del Nord fino alle coste del Sud Africa. Prima di capire come dissalare il baccalà, chiariamo la differenza tra baccalà e stoccafisso.
La differenza principale sta nel processo di conservazione.
Lo stoccafisso è un filetto di merluzzo nordico che viene essiccato al sole per tre settimane e può essere conservato così com’è per un lungo periodo di tempo.
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Il baccalà viene salato per almeno tre settimane e poi sottoposto ad un processo di essiccazione. La tecnica di conservazione del baccalà risale ai Baschi nell’VIII e nel IX secolo.
È molto utilizzato, soprattutto nelle ricette invernali e nei piatti regionali nel periodo natalizio per la sua polpa bianca e soda, la versatilità in cucina e la facilità di conservazione.
Ecco alcuni consigli
Sciacquare nuovamente il baccalà in acqua fredda e rimetterlo in una ciotola pulita di acqua fresca. Coprire con pellicola trasparente per alimenti e conservare sempre in un luogo fresco lontano da luce e fonti di calore o nella parte più fredda del frigorifero.
Ripetere questa operazione ogni 8 ore (o 3 o più volte al giorno) per 3 giorni. Il tempo approssimativo necessario per dissalare il baccalà dipende dalle dimensioni e dallo spessore del filetto.
Se il tuo filetto pesa più di 1 kg, o se il tuo pescivendolo sa che il baccalà è stato salato a lungo, puoi cambiare l’acqua più spesso e lasciarlo in ammollo per 3-4 giorni.
Trascorso il tempo di ammollo, scolate il vostro baccalà dissalato e pronto per essere utilizzato nella vostra preparazione!
Conservazione
Il baccalà dissalato può essere congelato.
Usi del baccalà dissalato
Una volta dissalato potete preparare il filetto di baccalà come meglio credete.
Per dissalare i filetti di baccalà
1 – Rimuovi il sale in eccesso esponendolo all’acqua fredda
2 – Taglia il filetto a pezzetti (ci vorrà meno tempo per dissalarlo)
3 – Se preferisci, puoi anche conservare il filetto di pesce intero. In questo caso, il tempo di desalinizzazione dovrebbe essere prolungato.
4 – Metti il baccalà in una ciotola capiente (se ti piace in uno scolapasta) e copri con acqua fredda.
5 – L’acqua favorisce la dissoluzione dei sali e il rigonfiamento delle fibre. Questo processo consente al baccalà essiccato di diventare umido e tenero durante il processo di conservazione. Per questa operazione ho utilizzato una ciotola di vetro, ma se preferite potete utilizzare una ciotola di plastica o comunque di qualsiasi materiale che non venga attaccato dal sale, Coprite la ciotola con della pellicola alimentare trasparente e riponete in frigorifero nella parte meno fredda.
Dopo l’immersione per 8 ore, rimuovere la pellicola.
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