La nave cargo turca Galata Seaway
Oggi Ultimedalweb ha scelto di raccontarvi una storia che ha dell’incredibile ancora nei nostri giorni. Ricorda il famoso film “Pirati dei Caraibi” piuttosto che una storia reale, fatta di migrazione e di miseria. Un gruppo di migranti con due donne incinte ha tentato di farsi condurre fino in Francia da una nave cargo minacciando l’equipaggio con due coltelli e una taglierina. Vediamo cosa è accaduto.
La Galata Seaway era partita mercoledì 7 di giugno dal porto turco di Topcular e avrebbe dovuto arrivare oggi in Francia, al Porto di Sète. A bordo, un carico di autocarri. Sul mercantile ci sono 22 membri dell’equipaggio e 3 passeggeri. Quello che nessuno di loro sa (ancora) è che ci sono ulteriori 15 persone (13 uomini e 2 donne incinte) che si sono introdotte in maniera clandestina nella Nave. Si tratta di migranti afgani, siriani e iracheni. Sono armati. Venerdì, in tarda mattinata, l’amara scoperta. I migranti escono allo scoperto e dirottano la Nave. Alle 15,00 la chiamata S.O.S. da parte del Comandante, che riesce a contattare Ankara.
Porto di Topcular
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Il dirottamento della Nave da parte dei migranti
Alcuni membri dell’equipaggio della Galata Seaway, nello svolgimento delle proprie mansioni, scoprono la presenza dei clandestini e avvertono il comandante che, immediatamente lancia l’allarme, scatenando l’ira dei migranti. A quel punto, i clandestini minacciano l’equipaggio con i coltelli. Il comandante, vista la situazione di pericolo, contatta il centro di ricerca e soccorso di Ankara con una urgente richiesta di assistenza. Il messaggio viene recapitato in pochi secondi alla Capitaneria di Porto Italiana, che si prepara per l’operazione di riscatto. La nave, a poche miglia sotto Sorrento, viene subito isolata dalle forze speciali della Marina italiana.
L’intervento delle forze speciali italiane
In mare arrivano i reparti di élite. Dalla Puglia parte un elicottero Nh90, mentre da La Spezia decolla un HH101 degli incursori del Comsubin. Il boarding team del battaglione San Marco arriva in zona sequestro e si cala sulla nave. Intanto altre due imbarcazioni la circondano: la Gregoretti e la Montecimone, della Guardia di Finanza.
I militari sono riusciti a bloccare gli assalitori con le armi che, secondo le prime indiscrezioni, sarebbero 2; erano asserragliati nella plancia di comando. Dopo averli neutralizzati, come previsto dal protocollo antipirateria (in caso di assenza di armi da fuoco), i militari hanno verificato le condizioni dell’equipaggio e hanno accompagnato la Nave nel Porto di Napoli, dove adesso si trova in rada. L’operazione ha impiegato 7 ore e ha visto impegnati diversi corpi delle forze speciali italiane, ma infine, i 22 membri dell’equipaggio e i 3 passeggeri sono stati tratti in salvo.
La bonifica della nave e il ritrovo di tutti i clandestini
Infine, I militari che sono saliti sulla nave hanno ritrovato il resto dei clandestini, nascosti tra i mezzi. L’ultima fase è sempre quella della bonifica. Che comporta il controllo di ogni anfratto della nave, in tutti i suoi spazi. Se la nave è molto grande possono volerci dei giorni. Ogni militare entra nelle stanze con il fucile e gli occhiali a infrarossi e controlla la presenza di elementi sospetti. .
Per adesso le operazioni sono state condotte sotto il coordinamento del sostituto procuratore di Napoli, Enrica Parascandolo, anche se l’attività istruttoria dovrà anche accertare l’area dove è avvenuto di fatto il dirottamento, in maniera da determinare la competenza territoriale degli inquirenti.
Il ministro Crosetto in diretta
Il Ministro della Difesa Guido Crosetto, ospite ieri di Bruno Vespa al suo Forum in masseria ha dato la notizia in diretta: “Quindici clandestini hanno preso il controllo di una nave turca a largo di Napoli, sequestrando 22 membri dell’equipaggio. Sono intervenute le forze speciali italiane di stanza a Brindisi, hanno ripreso il controllo della nave. Ora va liberato l’equipaggio e messa in sicurezza la nave“.
Per approfondire:
Allarme Migranti: il sistema è al collasso