Cosa sia, in verità non è dato sapere: la scia luminosa che si vede dal cellulare di Simone potrebbe essere qualunque cosa, compreso un Ufo nei cieli di Roma, sopra Monte Mario.
Ma potrebbe essere anche una cometa, magari quella di Neanderthal (che però non dovrebbe passare sopra Monte Mario e non dovrebbe neanche essere visibile a occhio nudo).
Per certo, possiamo escludere che si tratti della scia lasciata dalla slitta di Babbo Natale o dalla scopa della Befana: non ci rientriamo con i tempi.
Rimangono i palloni spia, qualche meteorite incandescente che attraversa lo spazio sopra la nostra testa e, infine – perché no?! – un UFO. Ovvero un oggetto volante non identificato a spasso nei cieli di Roma.
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Buongustai, verrebbe da dire ai signori alieni.
Ufo nei cieli di Roma? Più probabile un satellite starlink.
La notizia di diffonde nella notte: l’avvistamento avviene intorno alle 21, nei pressi di Monte Mario, zona nord di Roma. Lui è il giovane Simone, in compagnia di Eleonora. I ragazzi alzano gli occhi al cielo e vedono una scia luminosa ferma sopra le loro teste giusto per il tempo di attivare la videocamera del cellulare e riprendere la scena. Pochi secondi e poi più nulla. “Sembrava una scia bianca, qualcosa di fisso perché in realtà dava proprio l’idea di stare ferma per diversi secondi, poi è sparita” ha raccontato il ragazzo.
Qualche bene informato parta di un statellite per le comunicazioni Starlink, quello di Elon Musk, per intenderci.
Su Twitter la foto di un avvistamento analogo in Calabria.
Su Twitter la notizia si propaga velocemente. Tra i commenti, anche @Davidaio che posta una foto scattata in Calabria un paio di giorni fa. E che sembra molto simile a quella scattata nella notte da Simone. E, a leggere il Tweet, non sarebbe neanche l’unica apparizione sospetta.
Comunque, improbabile si tratti dello stesso Ufo alieno, a meno che non sia rimasto bloccato sulla Salerno Reggio Calabria o sul Raccordo Anulare.
E se fosse un pallone-spia?
L’avvistamento casca a fagiolo, con tutti i presunti palloni-spia che stanno sorvolando i cieli statunitensi, solo che, appunto, pullulano sopra gli Stati Uniti, ad alcune decine di migliaia di chilometri da Roma.
Si dà il caso, però, che anche nei cieli europei svolazzino dei corpi volanti, prontamente abbattuti dalle difese di diversi paesi. L’ultima notizia, al riguardo, arriva da Londra. E pare proprio che tutto questo abbia ben poco a che vedere con invasioni aliene: si tratterebbe, infatti, di azioni di spionaggio – sotto le spoglie di rilevazioni meteo – condotte tra diverse nazioni, ché Cina e Usa non hanno certo l’esclusiva.
Scendendo dall’iperspazio – perché con le altezze non ci siamo – un paio di aerei olandesi in forza alla Nato, hanno, di fatto, accompagnato all’uscita dai cieli dell’alleanza atlantica un altro paio di velivoli russi, impegnati a dare un’occhiata a cosa stesse succedendo in Polonia.
“Oggetto volante non identificato” non significa per forza astronave aliena.
Certo, sono oggetti volanti non identificati ma, non per questo, è detto per forza che debbano arrivare da Marte.
Anche perché, con tutto lo spazio che c’è, non si capisce per quale motivo gli alieni dovrebbero darsi tanto da fare per venire a trovare noi: come espressione umana siamo piuttosto deludenti e, davvero, meritiamo scarsa attenzione. Se consideriamo che tutte le nostre intelligenze sommate sono riuscite a spedire un robot su Marte, immaginate il livello intellettivo di chi riesce ad inviare una spedizione a casa nostra. E, allora, cari alieni tanto intelligenti, meglio che andiate da un’altra parte anche, perché, tra un po’, avremo seppellito il pianeta sotto un gigantesco cumulo di spazzatura.
Noi terrestri, al massimo, ci meritiamo lo starlink di Elon Musk, altroché astronavi aliene.
Quanto all’ultimatum, quello ce lo dà ogni giorno madre Natura e noi, puntualmente, lo ignoriamo.
Perfino Fiorello, nel corso della sua “Viva Rai 2”, ne ha approfittato per mandare in onda questo video: neanche gli alieni vogliono perdersi le performance dello showman siciliano.
Peccato, però, perché l’idea dei marziani che vengono a dirci che è ora di piantarla perché la nostra fama di rompiscatole ha travalicato perfino la galassia è, obiettivamente, migliore di quello che ci propina quotidianamente la realtà.
Ma, supponendo per un secondo di incontrare un Ufo nei cieli di Roma, non sarebbe il caso di chiedere un passaggio?