Terremoto in Turchia – scossa di magnitudo 7.8
Intorno alle 4,17 del mattino ( 2,17 ore italiane) un sisma di magnitudo 7,8 ha colpito la Turchia. L’epicentro nella città di Gazientep, città al sud est della Turchia e ad una cinquantina di chilometri dal confine con la Siria, che conta due milioni di abitanti e rappresenta uno dei principali centri commerciali dell’Anatolia meridionale.
Più di 830 le vittime, tantissimi i feriti. La scossa ha distrutto tutto, facendo iniziare una corsa di salvataggio per i sopravvissuti da ricercare tra cumuli di macerie. I numeri tuttavia, come si potrebbe immaginare, sono in aumento. Non è facile operare in quanto le scosse di assestamento sono ancora in atto e queste aggiungono ulteriori danni a quelli già presenti.
Il dipartimento della protezione civile aveva anche diramato un allarme maremoto per l’Italia, ma sembrerebbe che al momento il nostro paese non incorra nel pericolo. Si presupponeva che l’onda avrebbe colpito attorno alle 6,30 sulle coste calabresi e per questo motivo è stata interrotta precauzionalmente la circolazione ferroviaria di Calabria, Sicilia, Puglia.
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Si tratta di uno dei terremoti più forti degli ultimi decenni. Si teme che le vittime potranno salire tra 1000 e 10000 e i danni potrebbero ammontare tra uno e dieci miliardi di dollari secondo le prime stime fornite.
Nel frattempo Putin manda il suo cordoglio ed offre il suo aiuto alle regioni siriane (soltanto ad Aleppo, già martoriata dalla guerra decine e decine di morti e feriti) allo stesso modo danno il loro supporto il presidente britannico Sunak, Zelensky, Mattarella e la Meloni ma in generale stanno arrivando dichiarazioni di assistenza da diversi esponenti politici del mondo. La vicenda è seguita a livello internazionale e si cerca di dimostrare vicinanza e sostegno alle famiglie delle vittime e ai sopravvissuti di questa catastrofe naturale.
Dalla Farnesina giunge comunicazione che nel sisma non è coinvolto nessun connazionale. Il terremoto in Turchia ha causato anche danni alle basi russe e turche come riferito dalla tv siriana “Suriya”, vicina alle opposizioni anti-governative. Si sta analizzando sul territorio se il terremoto ha procurato danni alla nuova centrale nucleare di Akkuyu , ne frattempo in seguito ad esplosioni nel gasdotti sono stati sospesi i flussi.
06/02 aggiornamento delle 16 ora italiana
Attualmente, attorno alle ore 16 italiane, il bilancio delle vittime sale a 2300, di cui 810 in Siria e 1500 in Turchia. Oltre 2000 gli edifici crollati, Ankara accetta l’aiuto delle unità operative di soccorso italiane mentre il papa esprime la sua vicinanza spirituale alla popolazione colpita. Le ricerche dei dispersi sono rallentate dalle scosse, tra le più forti quella di magnitudo 6 avvenuta attorno alle 2, ore italiane.
06/02 aggiornamento delle 22 ora italiana
Il bilancio delle vittime del sisma che ha colpito Turchia e Siria è salito a 3613. Si continua a scavare incessantemente tra le macerie di interi palazzi collassati su se stessi. Con il passare delle ore diminuiscono le speranze di trovare sopravvissuti. E infatti il bilancio dei morti sale tragicamente
Anche l’Ucraina ha offerto aiuto alla Turchia per condurre operazioni di soccorso. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un videomessaggio. “Oggi giungono notizie molto tristi dalla Turchia e dal territorio della Siria. C’è stato un potente terremoto. Molti morti. Migliaia di case sono state distrutte. Le mie più sincere condoglianze al presidente della Turchia Erdogan, così come a coloro che nella società siriana hanno perso i propri cari e la casa. L’Ucraina ha risposto immediatamente e ha offerto sostegno alla Turchia nelle operazioni di salvataggio”, ha spiegato.
07/02 aggiornamento delle 9 ora italiana
Sono oltre 5700 gli edifici crollati in Turchia durante il sisma che ha colpito la zona di confine con la Siria. A renderlo noto sono stati i responsabili dell’Afad, l’Autorità per la gestione delle emergenze e dei disastri di Ankara. Il bilancio delle vittime accertate è salito nel paese a 4900. I feriti sono oltre ventimila. Le condizioni meteorologiche rendono ancora più drammatica la situazione. Sono previste abbondanti nevicate, precipitazioni, forti venti e basse temperature sulle zone colpite. Si cerca ancora un italiano che, al momento del sisma, sembra sembra si trovasse proprio nell’area colpita, lo rende noto la Farnesina.
07/02 aggiornamento ore 16.30 ora italiana
L’italiano disperso è un veneto: “Manca soltanto un italiano che non siamo riusciti a contattare. Si tratta di Angelo Zen, della provincia di Vicenza, siamo in contatto costante con la famiglia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al Tg3 in collegamento dall’Unità di crisi della Farnesina. Non ha più contatti con la famiglia da domenica e ancora non si hanno sue notizie.
Una madre e le sue due figlie sono state estratte vive dalle macerie sotto le quali erano sepolte da circa 33 ore ad Hatay, una delle zone più colpite. Lo rende noto Anadolu facendo sapere che mentre venivano trasportate in ospedale, il cuore di una delle figlie ha smesso di battere ma la ragazza è stata successivamente rianimata. Ankara ha fatto sapere che le persone messe in salvo sono almeno 8000.
07/02 aggiornamento 21.30 ora italiana
Il numero delle persone morte in Turchia e Siria, in seguito al terremoto di ieri, è salito a 7266. Il nuovo bilancio arriva dopo che il ministro della salute turco ha confermato che 5434 persone sono rimaste uccise nel paese.