Terremoto di forte intensità
La terra continua a tremare. Da quando è iniziato il 2023, l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ha registrato numerosissimi sismi di forte intensità (magnitudo +4.5). E non solo. In Italia soprattutto le coste marchigiane sono state testimoni diverse volte di scosse di magnitudo +3.5. L‘Ingv monitora costantemente la situazione delle faglie e dei vulcani per prevenire eventuali disastri naturali. Nella giornata odierna, 16 febbraio del 2023, si sono verificate diverse scosse sismiche fino alle ore 12.00. Una ha interessato particolarmente l’Italia. Un terremoto di magnitudo 5.0 si è registrato al largo della costa croata settentrionale, a pochi chilometri da Fiume.
Le scosse
La scossa più intensa (magnitudo 5.0) si è prodotta alle ore 10:47: l’epicentro si trovava in Croazia, sull’Isola di Veglia, a una cinquantina di chilometri da Trieste. L’ipocentro è stato registrato a 9 km di profondità. Le coordinate che ha comunicato l’Ingv sono: latitudine 44.9680 e longitudine 14.7480. Altre scosse di assestamento sono seguite a breve distanza. Alle ore 10:53 si è verificata una scossa di magnitudo 3.3 e alle 11:04 una di magnitudo 2.6. Infine, alle 12:06, un’altra di magnitudo 2.4.
Paura a Trieste
La scossa è stata avvertita soprattutto nella zona del Quarnaro, all’interno della Croazia e in Slovenia. Anche il Friuli Venezia Giulia ha avvertito nitidamente il sisma. A Trieste molte persone hanno abbandonato le case e gli uffici e si sono precipitate in strada. Alcune scuole hanno fatto sgomberare le aule; i bambini, impauriti, sono rimasti fuori dagli edifici in attesa per circa mezz’ora. Anche altre città come Verona e Bologna hanno avvertito il movimento della terra. Alcuni residenti nell’area del sisma hanno dichiarato al Centro sismologico Euro-Mediterraneo di avere percepito la scossa con chiarezza. Stanti le testimonianze, il tremore sarebbe durato circa cinque secondi.
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L’attività di prevenzione della Protezione Civile
La Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia sta verificando eventuali danni a cose o persone. Per ora non si registrano interventi urgenti. Al fine precauzionale i vigili del Fuoco hanno fatto sgomberare due palazzi della Regione. I territori interessati dal sisma sono quattro Paesi dell’area del Mediterraneo: Bosnia ed Erzegovina, Slovenia, Croazia e Italia.