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Richiamati per rischio chimico i rinfresca-alito masticabili pakistani: possono causare il cancro

Il ministero della Salute ha pubblicato il richiamo dalla vendita delle bustine di caramelline e prodotti rinfresca alito di provenienza pakistana per la riscontrata presenza di noce di Betel.

La comunicazione, diffusa oggi, risale al 13 febbraio scorso ed interessa tutti i lotti delle buste monodose di Rasily Supari,  Tulsi e Jumbo Pack Sweet Supari.

Rasily e Tulsi sono prodotti a marchio Shalimar e lavorati dall’azienda ominima, mentre le bustine Jumbo Pack Sweer Supari, prodotta da Ansa Food Products, sono diffuse con il marchio Bombay. Tutti tre i marchi sono distribuiti dalla Fresh Tropical Srl by Jawad.

Perché la “noce di Betel” costituisce un rischio chimico.

Il rischio chimico individuato, causa del ritiro dalla vendita dei prodotti esotici rinfresca-alito, è costituito dalla presenza di noce di Betel o Areca, frutto dell’omonima pianta rampicante comune in molte regioni dell’Asia.

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La noce di Betel è frequentemente usata come stimolante e come ingrediente in alcuni tipi di tabacco da masticare.

Il problema è rappresentato dai numerosi alcaloidi propri del frutto (l’arecolina, la guvacina e la arecaidina),  ma la tossicità maggiore è legata all’uso della calce. Nella masticazione della noce di Betel si utilizza spesso una forma di calce idrata, ovvero la polvere mescolata con l’acqua per ottenerne una pasta, impiegata per liberare i composti attivi della noce di Betel e aumentarne gli effetti stimolanti.

Gli effetti, però, sulla salute umana sono davvero pericolosi: la masticazione della noce di Betel è collegata alla perdita dello smalto dentale, problemi cardiaci e carcinoma  del cavo orale e della gola.

I rinfresca alito, dall’Asia ai supermercati di tutto il mondo.

I prodotti rinfresca alito asiatici sono molto diffusi nei paesi di origine ma anche nei nostri supermercati.

Proprio in Asia se ne fa un uso frequente perché parte integrante della cultura alimentare e della vita quotidiana. In India, ad esempio, è diffuso masticare semi di acine o di cumino dopo i pasti, spesso per contrastare l’onnipresenza di aglio o di zenzero che tendono ad appesantire l’alito. Cosi come in Cina si tende a far ricorso ad erbe e radici che tendono a contrastare, anche in quel caso, gli odori che derivano dalle spezie utilizzate comunemente in quel tipo di cucina.

Nel tempo, queste abitudini si sono diffuse anche nei nostri supermercati e nelle sempre più rare drogherie.

Nel richiamo alimentare è indicato espressamente di non consumare i rinfresca alito richiamati per rischio chimico a causa della noce di Betel e di riportarli al punto vendita dove sono stati acquistati.  

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