Mohammad Sufiyan, originario di Telangana, è uno dei quattro cittadini indiani tornati a casa dopo essere stati ingannati e arruolati nell’esercito russo privato. Insieme ad altri tre connazionali, è stato vittima di una frode lavorativa che li ha portati a combattere contro l’Ucraina.
Delle agenzie private offrono incarichi che promettono posizioni lavorative nelle sedi diplomatiche e logistiche, ma una volta giunti in Russia, i malcapitati vengono trasferiti nelle file militari e sottoposti a un addestramento forzato, con successivo invio sul fronte di guerra. Mohammad è riuscito a pubblicare un video chiedendo aiuto, e grazie a questo è stato rimpatriato insieme agli altri. L’annuncio di lavoro al quale i quattro avevano risposto prometteva incarichi di sicurezza o assistenza, un’offerta che ha attirato molti giovani fin dal 2023. Tuttavia, la realtà che hanno trovato era ben diversa: rischio costante di morire sotto i bombardamenti e droni, un addestramento a cui erano sottoposti estremamente pericoloso.
“Eravamo trattati come schiavi. Ci svegliavano alle 6 del mattino e lavoravamo per 15 ore senza riposo“, ha raccontato Sufiyan al Times of India. Sebbene alcuni incarichi riguardassero il magazzinaggio o l’assistenza, erano comunque svolti in condizioni di guerra. Oltre a ciò, dovevano imparare a scavare trincee, usare fucili d’assalto, Kalashnikov e bombe a mano. “Se mostravamo segni di cedimento, ci sparavano per costringerci a continuare“, ha denunciato.
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I telefoni venivano confiscati, rendendo difficile chiedere aiuto. Non si sa come Sufiyan sia riuscito a ottenere un telefono per registrare il video. L’India sta facendo pressione su Putin da mesi per riportare a casa i cittadini indiani arruolati nell’esercito russo.
Indiani nell’esercito russo: il reclutamento fraudolento a dicembre 2023, con contratti da tre a sei mesi.
Il ritorno a casa degli indiani arruolati nell’esercito russo è stato possibile grazie a contatti diplomatici tra le ambasciate. A luglio, il Primo Ministro indiano Narendra Modi ha visitato Mosca e sollecitato la Russia a liberare i cittadini indiani coinvolti nella guerra contro l’Ucraina. I giovani, ingannati da false promesse di lavoro, hanno firmato contratti della durata di tre mesi. In alcuni casi, il contratto durava di più, costringendoli a un addestramento intensivo di sei mesi senza possibilità di chiedere aiuto.
Sufiyan ha raccontato di aver assistito alla morte di un giovane nepalese, sollevando il sospetto che le agenzie di reclutamento fraudolento possano operare anche al di fuori dell’India, attirando persone da paesi vicini tramite falsi annunci di lavoro. “Un mio amico faceva parte di una squadra di 24 soldati, tra cui un indiano e un nepalese. La morte di Hamil ci ha scosso profondamente. Solo allora abbiamo informato le nostre famiglie, che hanno chiesto al Ministero degli Affari Esteri di salvarci.”
I giovani arruolati nell’esercito russo hanno tutti circa vent’anni e provenivano da impieghi manuali, come il settore degli imballaggi o l’uso di macchinari. Tra false promesse e contratti ingannevoli, si sono ritrovati in una situazione disperata, con la loro vita a rischio.
Il reclutamento estero dell’esercito russo non è una novità.
Da Nepal, Sri lanka e India non arrivano nell’esercito russo soltanto reclute ingannate ma anche chi per lavorare è disposto ad arruolarsi in una sorta di legione straniera dove le incomprensioni linguistiche (russo contro inglese poco parlato e idiomi locali) sono anche causa di morte sul fronte per mal interpretazione degli ordini.
Il reclutamento di ventenni di altri paesi nell’esercito russo è iniziato ben prima del 2022 e del 2015. Già da anni, agenzie di viaggio e reclutamento sfruttavano la disperazione economica di molti giovani asiatici, promettendo lavori ben retribuiti in Russia. In realtà, si sono ritrovati anche qui destinati in contesti di guerra.
Nel marzo 2023, le autorità indiane hanno scoperto un racket di reclutamento illegale che operava attraverso agenzie di viaggio. Solo una di queste, a New Delhi, aveva inviato 180 giovani in Russia con visti per studenti. Una volta arrivati, molti di loro sono stati costretti a indossare la divisa militare e, dopo un addestramento minimo, sono stati mandati al fronte. Le operazioni di intelligence indiana hanno rivelato che i trafficanti utilizzavano canali come YouTube e contatti locali per attirare le vittime, promettendo stipendi elevati e posizioni sicure.