Si torna a parlare dell’omicidio della piccola Elena Dal Pozzo a Quarto Grado, questa sera in prima serata.
Martina Patti, rea confessa, resta in isolamento in carcere e stando a quando riporta la trasmissione, la donna avrebbe chiesto dei libri e un prete in carcere.
I libri le servirebbero per continuare a studiare infermieristica: a mesi si sarebbe infatti dovuta laureare.
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Intanto le indagini proseguono e sono state raccolte le testimonianze del padre della piccola Elena, Alessandro, che continua a sostenere che il motivo del delitto risiede in una folle gelosia che Martina Patti nutriva nei confronti della sua nuova compagna.
Martina non accettava la nuova relazione dell’ex compagno, e la piccola Elena si era già molto affezionata alla nuova compagna: “Mentre era al telefono con me, gridava alla bambina: ‘Vedi tuo padre è pazzo? Ora metto l’avvocato’. Questo mi fa pensare che Martina sia ancora coinvolta sentimentalmente con me. Lei è molto fragile ha avuto anche dei momenti di depressione, anche se non ha mai assunto farmaci è molto emotiva chiusa ha difficoltà a dialogare. La notte prima della tragedia Elena ha dormito a casa dei miei genitori, c’ero anche io con la mia ragazza”, ha spiegato Alessandro.
La buca dove è stata seppellita Elena: prima o dopo il delitto?
Un altro particolare importante su cui ora si sta concentrando l’indagine è se la buca sia stata scavata prima o poi il delitto. Se fosse stata scavata prima, questo sarebbe un altro punto a favore dell’ipotesi di premeditazione.
Ad ogni modo, ancora adesso, Martina Patti sembra non mostrare nessun segno di pentimento per quanto ha fatto, e ciò che più sconvolge ed inquieta è che la donna non dà segno alcuni di squilibrio mentale: è lucida e sana mentalmente.
Martina Patti, mentre sferrava alla figlioletta le 11 coltellate, scavava la buca, e seppelliva il cadavere della figlia, era nel pieno delle sue facoltà.