Lo strano menù del matrimonio influencer: pane e mortadella e pasta al pesto

By Luana Pacia

Lei è Veronica Ferraro, lui è Davide Simonetta. Lei è la migliore amica di Chiara Ferragni, con cui condivide lo stesso lavoro di influencer, lui è un producer famosissimo, ex di Annalisa. Il matrimonio? Con un menù gourmet che assomiglia più a un pranzo dello studente.

Il matrimonio influencer dallo stampo minimal

Non un matrimonio classico “all’italiana”, ma più un matrimonio minimal, come è di moda in questi ultimi anni. L’eccesso è ritenuto eccessivo (scusate il gioco di parole) e il nuovo mood è puntare tutto sul divertimento, e non sulla pancia piena.

A seguire questa tendenza anche Veronica Ferraro e Davide Simonetta, 37 e 42 anni, che sono convolati all’altare dopo 3 anni dal loro primo incontro. La cerimonia si è svolta a Villa Semenza e tra gli invitati c’erano molti volti noti del web come Chiara Ferragni, Filippo Fiora, Valentina e Francesca Ferragni, Giulia Gaudino, Chiara Biasi, Dargen D’Amico, Giulia Salemi e Pierpaolo Pretelli.

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Un momento speciale è stato l’esibizione di Annalisa, accompagnata al piano dal marito Francesco Muglia, uno degli artisti che Davide Simonetta ha contribuito a portare al successo. Non sono mancati anche momenti musicali con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Tananai, Annalisa ed Emma Marrone, artisti di cui Simonetta ha prodotto e scritto grandi successi.

veronica ferraro

Anche l’abito è stato minimal, con un modello semplice e liscio, capelli raccolti e un velo ricamato sui bordi. Per lei è il secondo matrimonio: nel 2021 aveva divorziato dal personal trainer Giorgio Merlino, anche lui presente alla cerimonia. Veronica ha intrapreso di recente un percorso di fecondazione assistita per diventare madre, dopo aver scoperto di non poter concepire naturalmente. La procedura inizierà subito dopo le nozze.

Il menù delle polemiche

veronica ferraro matrimonio

Le prime immagini del matrimonio e della location sono state condivise dagli ospiti, tra fiori e dettagli, l’occhio è caduto sul menù. L’obiettivo è chiaro: rispecchiare i gusti degli sposi, che quindi hanno proposto pane e mortadella come antipasto, un primo di pasta al pesto e un secondo con le polpette della nonna.

Per chi pensa allo stomaco che brontolava, a mezzanotte è uscita pizza per tutti. Il momento della torta, invece, è stato un momento creato insieme agli invitati. Ognuno aveva una palettina per tagliare la propria fetta all’unisono.

Insomma, un menù molto diverso dal solito. Per voi è promosso o bocciato?