Intercettato da AdnKronos Salute, sul virus influenzale ha detto: “Influenza partita a razzo, fa paura e corre come nel 2009″, sottolineando come era dall’anno della suina che il virus non era così aggressivo. “L’influenza è tornata peggio di come ci aveva lasciato nel 2019 ed è partita a razzo”.
E dice che l’impressione è che l’influenza “stia correndo a una velocità che non si registrava dal 2009 e con numeri alti anticipati rispetto alla stagione“.
Poi aggiunge: “fa paura oggi per tutto quello che si porta dietro con una quantità di virus paninfluenzali, patologie da pneumococco e anche polmoniti“.
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L’influenza: peggiore degli ultimi 14 anni
“L’influenza è tornata peggio di come ci aveva lasciato prima del Covid ed è partita a razzo, siamo tornati alla forza propulsiva dell’influenza del 2009 con numeri alti anticipati rispetto alla stagione. Abbiamo numeri importanti già a fine novembre”, così spiega l’esperto direttore di malattie infettive del San Martino di Genova.
“No alle mascherine, deve circolare”
Poi l’infettivologo spiega anche come il virus deve riprendere a circolare: “Qualcuno dice rimettiamo le mascherine, io dico assolutamente no. Questi microorganismi devono circolare e hanno sempre circolato, ci dobbiamo proteggere ma come?”
La chiave è, come sempre, nei vaccini, compresi non solo quelli contro il covid ma anche quelli influenzali: “Abbiamo perso molto nella copertura vaccinale per lo pneumococco, la vaccinazione da polmonite, ma anche quelle per l’influenza”.
Il parere opposto di Pregliasco
Di parere opposto sembra invece essere Fabrizio Pregliasco, che caldeggia invece l’uso delle mascherine.
“Le mascherine non sono vietate”.
“Io credo che si debba sdoganarne l’uso. Va fatto, ritengo, su base personale. Un po’ come una volta vedevamo fare ai turisti orientali”. L’uso della protezione al bisogno è per il virologo Fabrizio Pregliasco un’opzione che va considerata anche oggi in una situazione di piena libertà di scelta.
“L’ho detto più volte in passato”. Le mascherine devono essere “un po’ come gli occhiali da sole”, dice il virologo. Soprattutto in questi giorni in cui, con il tasso di positività a Covid che è tornato a salire, cresce anche la probabilità di trovarsi a bordo di un autobus o di una metro con una quota sempre più ampia di contagiati.
Per l’esperto, sono una ottima soluzione, uno strumento: “sia per proteggere se stessi, ma in caso di sintomatologia per proteggere gli altri“.