La coppia killer al processo: uccisero sosia di lei per inscenarne la morte

By Luana Pacia

Sembra quasi la trama di un film, se non fosse la triste realtà. In Germania una coppia killer ha cercato a lungo una vittima sosia della ragazza. Il motivo? Un piano diabolico.

L’assurdo piano della coppia killer

Ci troviamo nella tranquilla Ingolstadt, in Germania, nell’agosto 2022. Una coppia composta da Shahraban KB, 24 anni, e Sheqir, suo coetaneo, stanno cercando sui social qualche ragazza che assomigli a Shahraban. Ne incontrano diverse prima di arrivare a Khadidja O., una blogger di bellezza di 23 anni.

I due prima le hanno chiesto se volesse apparire in un video di un noto cantante rap, ma Khadidja si insospettì a tal punto da inviare un messaggio al manager del rapper che riuscì a svelare la truffa. I due, quindi, ci hanno riprovato dopo appena due giorni con un altro profilo, offrendole un trattamento spa gratuito in cambio di una pubblicità.

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Purtroppo la seconda volta andò in porto e si presentarono a prendere la blogger con una Mercedes.

Il pubblico ministero Veronika Grieser ha detto: “Hanno guidato verso Ingolstadt ma hanno chiesto al 23enne di scendere dall’auto in una foresta. È stata colpita alla testa almeno una volta e poi pugnalata 56 volte.

coppia killer

La povera Khadidja ha tentato invano di scappare prima di essere uccisa e riportata sulla Mercedes, con il volto sfigurato.

La motivazione dell’omicidio è questa: simulare la morte di Shahraban e sfuggire all’oppressione della sua famiglia irachena. Quest’ultima aveva davvero creduto che quel cadavere fosse la figlia, in un primo momento.

Shahraban è stata catturata mentre trasportava la borsa firmata della sua vittima, indossando anche i suoi vestiti nel tentativo di non essere scoperta. Un vero e proprio scambio di identità.

La lunga ricerca prima della vittima definitiva

Nei piani dei due c’era una nuova vita, Shekir aveva pianificato la fuga verso il Lussemburgo, mentre Shahraban ha tentato di procurarsi un passaporto falso.

In tutto questo non avevano tenuto conto delle indagini che hanno rivelato dei tatuaggi prova dell’incongruenza e delle intercettazioni telefoniche che hanno svelato l’intero piano e non solo. Da un telefono rotto della ragazza è emerso anche che i due avessero ingaggiato un sicario per uccidere il fratello di Sheqir per 10.000 euro.

Il processo in corso presso il tribunale distrettuale di Ingolstadt ha portato alla luce ulteriori prove, compreso l’esame del DNA della vittima. La difesa ha richiesto un rinvio del procedimento a seguito delle nuove prove emerse durante le perquisizioni domiciliari. Potrebbe protrarsi fino alla fine di giugno, con oltre 190 testimoni.

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