Dimissioni del papa: previsto dal diritto canonico e ormai ci si fa l’abitudine a questa eventualità
Le dimissioni del papa sono previste e legiferate nel codice di diritto canonico, promulgato da Papa Giovanni Paolo II il 25 gennaio 1983 ed entrato in vigore nel successivo 27 novembre.
All’interno del canone 332 troviamo esplicitata la possibilità di dimissioni del papa. “Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti”.
Essere papa è una responsabilità che ricopre l’intero arco di una vita, le motivazioni sono religiose, spirituali ma soprattutto politiche e organizzative, lo si comprende leggendo il seguito dal canone 332.
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Can. 333: Il Romano Pontefice, in forza del suo ufficio, ha potestà non solo sulla Chiesa universale, ma ottiene anche il primato della potestà ordinaria su tutte le Chiese particolari e i loro raggruppamenti; con tale primato viene contemporaneamente rafforzata e garantita la potestà propria, ordinaria e immediata che i Vescovi hanno sulle Chiese particolari affidate alla loro cura.
§2. Il Romano Pontefice, nell’adempimento dell’ufficio di supremo Pastore della Chiesa, è sempre congiunto nella comunione con gli altri Vescovi e anzi con tutta la Chiesa; tuttavia egli ha il diritto di determinare, secondo le necessità della Chiesa, il modo, sia personale sia collegiale, di esercitare tale ufficio.
Vescovi e cardinali, il loro ruolo nella lunga missione del Pontefice di guida della Chiesa
Il papa non è solo, e ultimamente la messa in onda di Habemus Papa, di Nanni Moretti, sottolinea l’importanza psicologica che hanno i vescovi nella lunga e faticosa missione del papa ma anche le aspettative che pesano e che i vescovi stessi chiedono di rispettare.
Motivi di dimissioni del papa: possono essere accettate o non accettate, ammissibili e non ammissibili
Responsabilità e accettazione, il numero di pontefici che nella storia hanno rinunciato al loro mandato a vita si conta sulle manie in tantissimi secoli trascorsi di storia.
Le richieste ai pontefici di dimettersi, di rinunciare ai loro mandati invece sono numerose perché ogni papa che spesso ricopre con il suo mandato quasi mezzo secolo, è protagonista di cambiamenti importanti, di scelte criticabili oppure no, di momenti politici e sociali che richiedono partis in causa oppure no.
Celestino V fu uno dei papi dimissionari più importanti nella storia giuridica delle dimissioni ecclesiali. Dichiarò di non aver le forze poter mandare avanti il suo mandato ma fu anche un pontefice con molti nemici importanti. Finì in prigionia meditativa in un castello, quello di Fumone, nel frusinate diventato anche famoso per storie di fantasmi, miracoli e altre narrazioni misteriose.
Sono inimmaginabili le dimissioni pontificie? Che cosa è cambiato in questi anni.
Sono inimmaginabili per molti le dimissioni del papa, la storia ci ha abituati poco a questa possibilità, Papa Giovanni Paolo II è stato presente fino all’ultimo nella sua carica. Papa Ratzinger si è dimesso con una motivazione importante di salute, che non gli avrebbe permesso di seguire ed essere presente in una società che ha cambiamenti al minuto. Parliamo della società iperconnessa oltre che globalizzata.
In questi anni di pontificato di Bergoglio, hanno fatto rumore i suoi anti, quelli che chiedono e sperano nelle sue dimissioni e magari con autocritica. Papa Francesco ci abitua alla possibilità ed eventualità delle dimissioni che, come previsto, devono portare comunque ad una vita contemplativa e impegnata nella Chiesa. Il riposo per gli ecclesiastici più anziani è previsto, Papa Francesco se ha le forze potrebbe dedicarsi ai malati e alle confessioni.
Papa Bergoglio: rispondendo a Fazio, risponde anche a chi desidera l’addio al mandato
Domanda di Fabio Fazio: dimissioni, sono un pensiero che l’appartiene, una preoccupazione o è un desiderio espresso da altri?
Il papa risponde “non è un desiderio, non è una preoccupazione e non è un pensiero che mi appartiene. E’ una possibilità aperta per tutti i papi ma al momento non è la centro dei miei pensieri, delle mie inquietudini e dei miei sentimenti. Se la salute me lo permette vado avanti quando non ce la farò più dovrò pensarci.