Crisanti: “Causa Moderna-Pfizer? Atto di intimidazione”

By Redazione

 Andrea Crisanti definisce ad AdnKronos Salute “Inopportuna e intempestiva” la causa intentata da Moderna contro Pfizer e BioNTech,

L’accusa? E’ quella di aver violato brevetti fondamentali per l’innovativa piattaforma tecnologica a mRna.

“E’ un atto intempestivo perché siamo in una situazione ancora transitoria e non sappiamo se dovremo affrontare nuove fasi dell’epidemia con sviluppo di vaccini aggiornati, diversi. Ed è inopportuno perché getta una luce sinistra su quelli che sono gli interessi dietro i vaccini”, ha riferito l’esperto ai microfoni di AdnKronos.

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“Un atto intimidatorio”

Crisanti aggiunge: “Questo è anche allo stesso tempo un atto intimidatorio verso tutti quei Paesi che non hanno tecnologie proprie e fanno affidamento su questa tecnologia. Penso che peggio di così non poteva essere. E’ un qualcosa che va oltre il caso specifico con Pfizer. E’ un atto di intimidazione che può avere conseguenze negative su tutti coloro che vogliono investire nella ricerca sui vaccini. Io credo nell’utilità dei brevetti come leva del progresso, dell’innovazione tecnologica e della formazione di ricchezza, però credo anche che ci siano situazioni in cui l’accesso e le licenze di determinati brevetti debba essere regolato, in modo particolare quando ci sono esigenze di sanità pubblica, come un’epidemia, o esigenze sociali come quando Paesi poveri o in via di sviluppo non hanno le risorse per potersi permettere di sviluppare un farmaco o un vaccino per conto proprio”. 

Per Crisanti, l’agire di Moderna è inconcepibile: “dà veramente munizioni a tutti i complottisti e coloro che hanno posizioni anti-vaccino e hanno espresso dubbi sulla legittimità delle grandi case farmaceutiche ad accumulare guadagni sui vaccini. Ora Pfizer è dotata di un team di avvocati che darà del filo da torcere a Moderna per anni, e non penso che avrà problemi. Penso invece a tutte le piccole realtà che non hanno le risorse e non possono permettersi una causa legale contro Moderna. Ecco perché ritengo che tutto questo abbia più un valore intimidatorio che un impatto diretto su Pfizer”.  

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