Se inizialmente, agli albori della pandemia, gli ex infettati e poi guariti erano “al sicuro” per almeno sei mesi, così non si può dire con Omicron, che sembra seguire un pattern infettivo diverso, con una velocità di infezione supersonica e con un alto tasso di reinfetti, alcuni dei quali anche a distanza di un mese o poco più.
Le possibilità di reinfezione aumentano drasticamente, quindi, e gli ultimi dati hanno alzato l’asticella al 4.4% delle infezioni totali. Un numero certamente non vertiginoso, ma nemmeno troppo basso.
Istituto Superiore di Sanità: come e quando si rischia la reinfezione
L’ISS è concorde su una cosa: se prima i rischi di reinfettarsi nel breve termine erano più bassi, ora sono drasticamente più alti.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Ma il fenomeno non colpisce tutti indistintamente, e l’ISS ha stilato una lista di persone che rischiano maggiormente una reinfezione.
Il distinguo sembrerebbe operare in primo luogo in relazione al tempo di inoculazione del vaccino: chi ha riportato una diagnosi di reinfezione solitamente era vaccinato da più di 210 giorni (o erano soggetti non vaccinati).
Oltre al tempo di inoculazione del vaccino, un altro fattore è quello dell’età: la popolazione più a rischio è quella che va dai 12 ai 49 anni, con una prevalenza, parrebbe, nel sesso femminile.
Il motivo per il quale sono le donne ad avere un rischio maggiore, per l’ISS è da ricercarsi nel fatto che vi è una prevalenza del sesso femminile in ambito scolastico e tra i caregiver: due professioni che per forza di cose espongono maggiormente al rischio di contrarre il virus.
Covid: quale è il rischio di infezione e reinfezione nei soggetti oncologici?
Altra categoria di soggetti più esposta al rischio di reinfezione è quella dei soggetti oncologici: questi ultimi sono infatti più esposti al rischio reinfezioni, secondo un recente studio dell’università di Vienna, e non solo per la reinfezione ma anche per la prima infezione.
Il numero di infezioni dopo vaccino o guarigione è aumentato con l’avvento di Omicron : a gennaio 2022, il 70% dei pazienti infetti era stato anche vaccinato.