Charlie’s Angels, di chi parliamo?
Vi ricordate della mitica serie tivù “Charlie’s Angels”, con Farrah Fawcett, Kate Jackson e Jaclyn Smith? Un vero cult degli anni ’70. Le tre donne super detective più famose dei polizieschi hanno lasciato il segno al punto che il soprannome “Charlie’s Angels” si utilizza per identificare donne forti e carismatiche dalla grande personalità, come in questo caso. Le donne inglesi che sfidano il primo ministro Rishi Sunak
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Il bilancio del primo anno di Rishi Sunak a Downing Street
Rishi Sunak ha appena compiuto un anno a Downing Street e i risultati tanto attesi del suo mandato, sono considerati “miseri”. Il premier britannico ha deluso i suoi elettori: i laburisti continuano ad avere un vantaggio nei sondaggi di circa venti punti e i tre quarti dell’opinione pubblica reclama elezioni anticipate a maggio. In questo contesto, non arrivano proposte dal partito conservatore, che rischia una sconfitta storica. Di fatto, quello che si vede sono le avvisaglie di una regressione che non smette di correre in avanti: l’inflazione resta alta, la pressione fiscale è ai massimi dal dopoguerra, la sanità pubblica è sull’orlo del collasso. Insomma: un disastro!
A questo punto, i Tory possono ancora rischiare. Come? Mandando a casa Sunak e nominando un suo sostituto, che abbia credibilità e la capacità di risollevare le sorti del Paese che dopo la Brexit ha visto tempi molto difficili. Infatti, secondo le regole interne del partito, è possibile chiedere la sfiducia al premier ed ecco che in questo contesto arriva l’appello del Telegraph (il quotidiano di riferimento dei conservatori) che ha girato il mondo: “Sunik è bollito, fate largo alle Charlie’s Angels. Ma chi sono le Charlie’s Angels?
Le Charlie’s Angels, tre donne forti e carismatiche
Le tre donne che il Telegraph candida a Premier sono tre donne di colore: la ministra dell’Interno Suella Braverman, la ministra delle Imprese, Kemi Badenoch e la ex titolare degli Interni, Priti Patel. Conosciamole!
Suella Braverman, contro l’immigrazione
Suella Braverman è soprannominata Crudelia. E’ diventata Segretario degli Interni del Regno Unito il 25 ottobre 2022. Prima di questa nomina aveva già occupato la stessa posizione dal 6 settembre al 19 ottobre 2022, incarico affidatole da Truss. In tale ruolo, Braverman ha introdotto misure più severe per contrastare l’immigrazione clandestina, il terrorismo e la criminalità. E ha dovuto affrontare dure polemiche per aver rifiutato di concedere asilo a una bambina afghana orfana che era stata salvata da un soldato britannico.
Nata da genitori di origini indiane a Harrow, nel 1980, ha studiato legge al Queens’ College di Cambridge e alla Panthéon-Sorbonne University. Ha lavorato come avvocatessa specializzata in diritto pubblico, immigrazione e diritti umani. Nominata Procuratore generale per l’Inghilterra e il Galles e Avvocato generale per l’Irlanda del Nord dal Primo Ministro Boris Johnson, ha lasciato l’incarico nel marzo 2021 per andare in maternità, ed è tornata in settembre dello stesso anno. Dopo le dimissioni di Johnson nel luglio 2022, Braverman si è candidata alla leadership del Partito Conservatore, ma è stata eliminata dopo il secondo turno di votazione.
Kemi Badenoch e la sua guerra culturale
La Badenoch è un’altra neo-thatcheriana pienamente impegnata nelle cosiddette “guerre culturali” contro il progressismo “woke” e contro quella che lei vede come una deriva identitaria delle politiche a difesa delle minoranze. E’ diventata Segretario di Stato per gli Affari Economici e il Commercio nel 2023. Ed è anche Presidente del Board of Trade e Ministro per le Donne e l’Uguaglianza dal 2022. Prima di questo, aveva ricoperto diverse cariche ministeriali sotto il governo di Boris Johnson dal 2019 al 2022.
Come Segretario di Stato per il Commercio Internazionale, Badenoch ha negoziato diversi accordi commerciali con paesi come l’India, il Canada e l’Australia. Ha anche difeso la decisione del governo di ridurre l’aiuto allo sviluppo da 0,7% a 0,5% del PIL.
Badenoch è nata nel 1980 a Wimbledon, il famoso quartiere di Londra che ospita uno dei tornei di tennis più importanti al mondo. I suoi genitori erano di origine nigeriana. Ha studiato ingegneria all’università del Sussex, laureandosi nel 2003. e legge al Birkbeck College di Londra, finendo il suo percorso nel 2009. Prima di entrare in politica, ha lavorato come software engineer, consulente e banchiere.
Priti Patel, agguerrita ed ultra-liberista
Anche Priti Patel, ex Ministro degli Interni, è molto quotata come candidata a ricoprire l’attuale ruolo di Sunik e avere rapporti diretti con Giorgia Meloni. Le sue posizioni sono tanto intransigenti quanto quelle delle altre due “Angels”; Patel sposa infatti un credo economico ultra-liberista.
Nata a Londra da una famiglia indiana originaria dell’Uganda, ha studiato economia, sociologia e biologia sociale presso le università di Keele e dell’Essex. Si è ispirata a entrare in politica dalla Prima Ministra conservatrice Margaret Thatcher. Ha lavorato come consulente di relazioni pubbliche per diversi anni prima di cercare una carriera politica.
Sotto il governo di Boris Johnson dal 2019 al 2022, Patel ha ricoperto diversi incarichi ministeriali . Nel 2020 è stata accusata di aver intimidito e maltrattato i suoi collaboratori, ma Johnson ha respinto le richieste di licenziarla. Nel 2021, ha raggiunto un accordo extragiudiziale con un ex funzionario del Ministero degli Interni che aveva denunciato il suo comportamento. Nel settembre 2022, ha lasciato il suo incarico dopo le dimissioni di Johnson, e non è stata confermata nel nuovo governo guidato da Rishi Sunak.