Bilancio di Pasqua 2023, numeri da capogiro per il comparto del turismo
Quando vi abbiamo parlato della Pasqua 2023 e degli appuntamenti previsti non avremmo mai immaginato che in alcune occasioni si rendesse così difficile gestirli. Non per colpa degli organizzatori. Affatto. Piuttosto per una questione di numeri, perché i visitatori erano forse troppi. Appena due anni fa un’affermazione così sarebbe stata considerata “folle”. Eppure… continuate a leggere
Secondo un’indagine di CNA Turismo, nel Belpaese si è registrato il pienone ovunque. Non solo le città d’arte hanno visto sfoggiare il cartellino di “sold-out“; anche le località in mezzo alla natura, le zone dotate di belle spiagge per i primi bagni, le montagne con le piste aperte per le ultime discese sugli sci… il tutto esaurito è stato l’argomento che ha messo d’accordo tutti. Non si è risparmiato nessuno: hotel, residence, B&B, affittacamere, tutti hanno avuto soddisfazione. Un risultato così non si vedeva da anni.
Il giro d’affari che ha generato il movimento di turisti stranieri e locali nel nostro paese deve essere ancora calcolato. CNA Turismo aveva preventivato 4 miliardi di euro, ma i numeri reali sono molto al di sopra delle stime dell’Associazione.
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Il numero di turisti che ha girato l’Italia in largo e lungo è pari a circa 11 milioni, senza tenere conto dei turisti che hanno fatto la gira “fuori porta” il giorno di Pasquetta.
I turisti stranieri in Italia
Le prenotazioni internazionali verso l’Italia per un minimo di 7 notti sono state nel periodo dal 9 al 15 aprile pari a 141 mila, con un incremento di quasi un terzo sullo stesso periodo nel 2022. Gli americani sono ritornati dopo il Covid, registrando un numero di presenze pari al +50% rispetto all’anno scorso. Il totale di 35.750 prenotazioni di cittadini americani corrisponde al 25,4% del totale dei visitatori esteri. Le preferenze sono Roma, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Napoli.
Destinazioni variegate
Non solo le città d’arte italiane o le più grandi hanno ricevuto tanti visitatori, ma anche alcune zone inedite sono state prese d’assalto dai turisti, come alcuni centri nelle Marche, l’Umbria, l’Abruzzo, la Basilicata, il Molise. Attraggono i turisti le attività naturalistiche e agro alimentari e quelle che propongono esperienze uniche. Vale a dire, attività che riportano i turisti alla semplicità della vita, riacquistata nella natura, che propone un modello di comportamento senza frenesia e senza stress.
Le cinque Terre a rischio collasso
Le Cinque Terre, in Liguria, sono state prese letteralmente d’assalto. Situazioni critiche sono state registrate soprattutto a Manarola, Vernazza e Monterosso.
Fabrizia Pecunia, sindaca di Riomaggiore, ha espresso le criticità riscontrate nel periodo pasquale e ha chiesto di non rimandare più il ragionamento sulla gestione dei flussi turistici, che rischiano di mandare al collasso i comuni. Si è passato dal crollo delle attività ricettive di ristorazione per inattività al crollo per la presenza dei turisti.
Monterosso
Il turismo di massa, come evitarlo seguendo il bilancio di Pasqua 2023
Alcune località turistiche hanno fatto i conti con il rientro alla normalità. Come prova è servito il finesettimana pasquale; le persone vogliono girare, vedere, assaggiare, esperimentare. E le Regioni sono pronte a mettersi alla prova. Anche se manca personale nel reparto turistico (settore della ristorazione e alberghiero) e nonostante il meteo instabile e gli imprevisti. tuttavia, le località più affollate hanno scogitato un sistema di numero “chiuso” che sarà accessibile solo alle prime prenotazioni.
Alcuni esempi: in Sardegna, già da alcuni anni è stato avviato l’esperimento del numero chiuso per le spiagge. Baunei conferma un limite di accesso alle calette.
Baunei
Anche in montagna il lago di Braies in Alto Adige è stato avviato un progetto per contenere il traffico di veicoli in zona per limitare l’impatto negativo sull’ambiente del turismo di massa.
Lago di Braies