Da Lipetsk a Kursk: oltre alla battaglia anche cambiamenti importanti in questo conflitto che dura da due anni
Sembra che la situazione nella regione di Kursk rispecchi l’andamento del conflitto tra Russia e Ucraina: l’impreparazione iniziale di Kiev aveva sorpreso il mondo, e ora il conflitto sembra essere in una fase di stallo. Le notizie settimanali riportano attacchi ucraini che sfondano il confine russo con droni e bombardamenti, seguiti da risposte tempestive da parte di Mosca.
Oggi esaminiamo la situazione nella regione di Kursk. Situata nel centro-ovest della Russia, l’oblast’ di Kursk ha come capitale la città di Kursk. La regione è caratterizzata da un paesaggio pianeggiante e attraversata dal fiume Oka. È nota per i suoi abbondanti giacimenti di ferro, che costituiscono una risorsa economica preziosa. Confina a sud con l’oblast’ di Belgorod, a nord con l’oblast’ di Orël e a ovest con l’Ucraina. La regione è suddivisa in 28 rajon e ospita città importanti come Kursk e Kurčatov, oltre a numerosi insediamenti urbani.
Mosca utilizza un missile termobarico, impone un regime antiterroristico e misura le radiazioni emesse a Kursk
In risposta all’offensiva ucraina, le forze russe hanno lanciato un attacco nella regione di Kursk, utilizzando un missile termobarico contro un gruppo di mercenari ucraini nella periferia di Sudzha. Questo tipo di missile, noto per la sua potenza devastante e la durata prolungata dell’esplosione, è stato impiegato per colpire obiettivi nemici con una precisione letale. Il ministero della Difesa russo ha confermato che, durante l’attacco, è stata utilizzata una bomba esplosiva aria-combustibile Odab-500, nota per la sua capacità distruttiva.
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Parallelamente, il Comitato nazionale antiterrorismo russo ha dichiarato lo stato di emergenza nelle regioni di Belgorod, Kursk e Bryansk, a causa delle minacce percepite di atti terroristici. Questo regime speciale comporta restrizioni per la popolazione locale. Inoltre, le autorità russe hanno monitorato i livelli di radiazione nella regione di Kursk, confermando che non ci sono aumenti significativi rispetto ai livelli normali di radiazione ambientale. Le difese aeree russe hanno intercettato e abbattuto 32 droni ucraini, impedendo ulteriori attacchi aerei. Le tensioni continuano a crescere, con una situazione che resta delicata e complessa.
Parola agli esperti: cosa dicono i contro attacchi e difesa di Lipetsk a Kursk?
Gli esperti riflettono su come l’incursione ucraina in Russia, con una penetrazione di circa dieci chilometri nella regione di Kursk, rappresenti un evento senza precedenti, ma con impatti operativi limitati. Secondo il generale Leonardo Tricarico (su Adkronos), questa incursione è più simbolica che strategica e potrebbe essere rapidamente contenuta dalle difese russe. La guerra sembra quindi continuare a rimanere in una fase di stallo, caratterizzata da posizioni consolidate e logoramento reciproco, senza segni di cambiamenti significativi negli equilibri militari.
Il timore principale del Cremlino riguarda l’eventualità di incidenti nucleari, poiché l’offensiva ucraina ha sfiorato la centrale nucleare di Kursk. Per prevenire il panico pubblico, i media russi sono stati istruiti a minimizzare la copertura di minacce nucleari e a concentrarsi sui presunti successi russi e sulle vittime civili causate dagli attacchi ucraini. Inoltre, il Cremlino ha sollecitato la promozione di storie di unità e solidarietà, come le campagne di donazioni e l’assistenza ai rifugiati, per rafforzare il morale interno e dimostrare il proprio impegno nella gestione della crisi. Secondo Linkiesta, la strategia di Mosca è sempre quello di minimizzare qualsiasi debolezza improvvisa della forza militare o i successi ucraini in attacchi e incursioni.
Come ha attaccato l’Ucraina la Russia al suo confine? Soprattutto come ha dato importanza al successo dell’incursione
L’Ucraina ha recentemente lanciato un attacco a sorpresa contro una base aerea nella regione di Lipetsk, situata a circa 300 chilometri dal confine ucraino, nota per ospitare importanti strutture militari russe. L’esercito ucraino ha rivendicato il successo dell’operazione, colpendo depositi di munizioni e provocando incendi e esplosioni significative.
In risposta, il ministero delle Emergenze russo ha dichiarato lo stato d’emergenza, evacuato quattro villaggi e segnalato nove feriti. Nonostante la gravità dell’incidente, il governo russo ha minimizzato l’evento, focalizzandosi sulle vittime civili di attacchi ucraini e sugli sforzi di risposta governativa. Al contempo, il Cremlino ha enfatizzato i presunti successi nella difesa e ha promosso narrazioni di solidarietà e assistenza ai rifugiati per mantenere il morale interno e contrastare la percezione di vulnerabilità. Le autorità russe hanno incrementato il dispiegamento di forze per difendere il territorio e prevenire ulteriori avanzamenti ucraini.