Booking nel mirino antitrust come Apple: di che cosa la si accusa?

By Iole Di Cristofalo

Booking nel minino dell’antitrust: ecco la notizia

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio contro Booking.com per presunto abuso di posizione dominante nel mercato italiano delle prenotazioni alberghiere online. Booking è accusata dall’antitrust di manipolare i prezzi e la visibilità delle strutture alberghiere sul proprio sito, ostacolando la concorrenza e danneggiando altre agenzie di viaggio online e i consumatori.

Durante le ispezioni effettuate con la Guardia di Finanza, si è scoperto che Booking offre vantaggi alle strutture alberghiere che aderiscono al suo programma Partner Preferiti, ma penalizza quelle che praticano prezzi più convenienti altrove. Il Codacons ha commentato che qualsiasi restrizione alla concorrenza danneggia i consumatori, specialmente considerando l’aumento dei prezzi nel settore alberghiero. Booking.com ha registrato oltre un miliardo di prenotazioni nel 2023, con ricavi in crescita nonostante una sanzione in Spagna. Il CEO si è espresso ottimista sul futuro del settore turistico.

Booking antitrust

Come si è difesa Booking dall’accusa di Antitrust e comunicazione ufficiale Agicom

Booking attuerebbe una strategia per ridurre l’autonomia delle strutture alberghiere italiane nel definire i prezzi tra i canali di vendita online. Ne deriverebbero effetti escludenti nel mercato dei servizi online di intermediazione e di prenotazione. In particolare, Booking conferirebbe alle strutture alberghiere che fanno parte del Programma Partner Preferiti (e della sua estensione Preferiti Plus) vantaggi in termini di visibilità della propria offerta nei risultati di ricerca, a fronte di commissioni più elevate e dell’impegno a offrire su booking.com prezzi “competitivi”, ovvero non più elevati di quelli che le strutture applicano sul proprio sito o sulle piattaforme di altre agenzie di viaggio online (c.d. OTA).

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Questa è parte della comunicazione che l’Agcom ha pubblicato nel sito ufficiale sul caso di antitrust di Booking, al momento non c’è risposta da parte della società che gestisce la piattaforma di prenotazione.

Il giorno prima Apple con una denuncia di posizione dominante sugli iPhone: sfavorisce così i clienti

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Huffingtonpost sottolinea l’importanza di una denuncia antitrust in un momento in cui anche Apple, Amazon e Google sono nel mirino per diverse posizioni dominante. L’ultima notizia che ha scosso anche i mercati azionari è la causa del Dipartimento di giustizia americano contro Apple. Hanno partecipato alla denuncia anche sedici procuratori generali statali.

La società è accusata di aver violato le norme antitrust con l’iPhone, apparecchio acquistato da oltre un miliardo di utenti nel mondo. I dati di Booking riportati dai giornali, rivelano che la piattaforma nel 2023 è stata utilizzata da più di un miliardo di persone per prenotazioni viaggi.

Apple è accusata di pratiche anticoncorrenziali da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. L’accusa sostiene che Apple abbia mantenuto il suo monopolio non grazie a una tecnologia superiore, ma attraverso tattiche di esclusione nei confronti della concorrenza, limitando le opzioni dei consumatori e imponendo barriere per uscire dal suo ecosistema.

Le accuse includono restrizioni agli sviluppatori, ai videogiochi e alle applicazioni concorrenti sull’App Store, oltre alle difficoltà di interoperabilità con dispositivi non-Apple. Il caso è stato definito uno dei più significativi nella storia statunitense nel campo antitrust, insieme ad altri casi contro giganti come AT&T, Standard Oil e Microsoft. Apple respinge le accuse, affermando che la causa minaccia la sua capacità di innovare e creare tecnologia competitiva.

Storia di Booking e altre cause che ha affrontato

Booking.com, fondata nel 1996, è diventata una delle principali agenzie di viaggi online al mondo, offrendo oltre 28 milioni di strutture alberghiere in 43 lingue. Nel 2005 è stata acquisita da Priceline Group per 133 milioni di dollari. Ha affrontato diverse controversie, tra cui accuse di violazione delle leggi antitrust, perdite di dati dei clienti e controversie con gli albergatori. Nel 2017, ha subito un divieto di operare in Turchia per violazione delle leggi sulla concorrenza. Nel 2020, è stata criticata per aver chiesto aiuti di Stato durante la pandemia COVID-19, nonostante aver distribuito profitti agli azionisti.

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