Omicidio Sharon Verzeni: la vittima conosceva il suo assalitore? Ecco la tesi della Bruzzone

By Iole Di Cristofalo

Sharon Verzeni e Sergio Ruocco avevano una relazione solida e affettuosa, come emerso dalle indagini e dalle testimonianze, inclusa quella dei genitori di Sharon, che hanno difeso il compagno, un idraulico originario di Seriate. Spesso Sergio accompagnava Sharon nelle passeggiate serali prescritte dal medico per perdere peso, ma una sera non poté farlo a causa di un impegno mattutino. Proprio in quella sera, durante il tragitto, Sharon Verzeni incontrò il suo assassino, che la colpì con un coltello, senza ucciderla sul colpo. Sharon riuscì infatti a chiedere aiuto, pronunciando le parole “sono stata accoltellata”.

Oggi, 16 agosto, Sharon Verzeni, che lavorava in una pasticceria ma aveva studiato per diventare estetista, sarebbe dovuta partire per una vacanza in Grecia, a Karpathos, con il suo compagno. Le indagini si concentrano sul percorso seguito da Sharon quella sera: il contapassi ha mostrato che raggiunse il centro del paese, con numerose interruzioni che suggeriscono un incontro improvviso con qualcuno. Gli inquirenti si chiedono se Sharon Verzeni conoscesse questa persona o se si aspettasse di incontrarla.

Il contapassi, più del cellulare, solleva ipotesi: il percorso, andata e ritorno, avrebbe dovuto durare sei o sette minuti, ma è stato prolungato, forse a causa di un cambio di strada o di un’interruzione della camminata. Gli investigatori stanno raccogliendo DNA dei residenti, mentre emerge anche una possibile pista legata a Scientology.

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Iniziamo dalla pista Scientology

Church of Scientology "Big Blue" building (the former Cedars of Lebanon Hospital) at Fountain Avenue/L. Ron Hubbard Way, Los Angeles, California (foto da Wikipedia)
Church of Scientology “Big Blue” building (the former Cedars of Lebanon Hospital) at Fountain Avenue/L. Ron Hubbard Way, Los Angeles, California (foto da Wikipedia)

Sharon Verzeni era cattolica e stava frequentando il corso di preparazione matrimoniale presso la chiesa del paese, vicino casa. Il parroco, sentito dai giornalisti, ha escluso la possibilità che frequentasse sette o gruppi di altre religioni. Tuttavia, diverse testimonianze suggeriscono che Sharon si fosse avvicinata al gruppo di Scientology negli ultimi mesi, partecipando a incontri a Gorle. Questo avvicinamento è diventato evidente anche per il fidanzato Sergio Ruocco, che ha iniziato a nutrire un certo interesse per l’organizzazione. Nonostante Sharon amasse gli animali e si occupasse di adozioni, dedicando gran parte del suo tempo libero a queste attività, la sua nuova frequentazione di Scientology ha sollevato domande tra gli investigatori.

Gli inquirenti stanno cercando di chiarire il ruolo di questa frequentazione nella vita di Sharon Verzeni, interrogando Sergio Ruocco e il padre Mario per ore, ripercorrendo ogni dettaglio, anche il più insignificante. Le dichiarazioni raccolte non hanno ancora prodotto una svolta significativa nelle indagini, lasciando spazio a numerose ipotesi, tra cui alcune che portano ad indagare anche sul gruppo cittadino di Scientology.

Ad oggi, non ci sono sospettati o indagati legati a questa pista, ma gli investigatori non possono permettersi di escludere alcuna possibilità. Il parroco di Terno d’Isola rimane scettico, ma le indagini continuano, con l’analisi del DNA e la revisione dei filmati delle telecamere, nella speranza di scoprire ulteriori dettagli su una vicenda che rimane avvolta nel mistero. (Approfondimento su Sharon Verzeni e Scientology)

Sharon Verzeni conosceva il suo assalitore? Analizza la questione la criminologa Bruzzone al lavoro anche sul caso di Pierina Paganelli

Sharon Verzeni
Sharon Verzeni

Telecamere, contapassi e una possibile rete di conoscenze sono al centro delle indagini per scoprire cosa sia accaduto a Sharon Verzeni durante il tragitto serale in cui è stata uccisa. Secondo la criminologa Roberta Bruzzone, non si è trattato di un’aggressione improvvisata da parte di uno sconosciuto. I dati raccolti suggeriscono una “interazione prolungata con il suo carnefice prima di essere uccisa”, afferma l’esperta, che sta lavorando anche su un altro omicidio di rilievo, quello di Pierina Paganelli.

La Bruzzone utilizza le informazioni fornite dal contapassi per sottolineare la complessità dell’omicidio, che sembra molto più articolato di una semplice rapina, come si ipotizzava inizialmente. “La ragazza ha percorso 630 metri in circa 50 minuti. Una distanza che una persona abituata a camminare avrebbe coperto in cinque o sei minuti”. Secondo l’esperta, “non si tratta di un’aggressione improvvisa, ma di un incontro prolungato, durante il quale Sharon Verzeni ha interagito con il suo carnefice”.

Questa ipotesi ha spinto gli inquirenti a indagare più a fondo nelle conoscenze e nelle frequentazioni della donna, includendo anche l’interrogatorio del compagno. La Bruzzone sostiene la necessità di una raccolta di DNA mirata tra i residenti, dato che è stata scoperta una traccia genetica che potrebbe appartenere all’assassino.