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Omicidio a Rosignano, uccide il genero di 57 anni e scappa, faida di famiglia

Omicidio a Rosignano

Di fatti di sangue ve ne abbiamo raccontato tanti a Ultimedalweb. Anche di quelli che avvengono in famiglia, come quello che vi riferiamo oggi. Perché a Rosignano (Livorno) c’è la caccia all’uomo. Durante tutta la giornata di oggi, mercoledì 12 aprile, i carabinieri hanno cercato colui o colei che ha ucciso ieri Massimiliano Moneta, 57 anni. L’uomo è stato ammazzato a colpi di fucile in un appezzamento di terreno ai margini di via per Rosignano, nei pressi di Polveroni. I carabinieri stanno cercando una persona: Antonino Fedele, 81 anni, originario di Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria,

Le forze dell’ordine pensano che l’ottantenne abbia ucciso Moneta, suo genero. Ma non trovano l’uomo per interrogarlo e fare i confronti con la sua tesi prima di accertarne le eventuali responsabilità. L’omicidio a Rosignano ha tenuto oggi tuta la regione toscana in allarme.

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L’omicidio a Rosignano e la dinamica dei fatti

Alla base sarebbe stata una discussione tra i due uomini: il genero 57enne e il suocero 87enne. I rapporti in famiglia pare fossero tesi. L’allarme è scattata intorno alle 13.15 di martedì 11 di aprile. Alcune persone che si trovavano nei terreni confinanti con quello dov’è accaduta la tragedia hanno udito i colpi d’arma da fuoco e hanno chiamato il 112. I carabinieri delle stazioni di Cecina e Rosignano sono arrivati immediatamente, con un’ambulanza del 118 e il medico. Purtroppo, per Massimiliano Moneta non c’era più nulla da fare. Le ferite erano troppo gravi, perché i colpi sono stati esplosi da una distanza ravvicinata, e non gli hanno lasciato scampo.

Il movente dell’omicidio a Rosignano

La vittima si era separata recentemente dalla figlia dell’uomo, dopo un rapporto burrascoso. Avevano una figlia grande. La scelta e le modalità della separazione non sarebbero state accettate dal presunto omicida. Quello che fa pensare ad una relazione logica dell’accaduto come ve la raccontiamo è che l’udienza in Tribunale a Livorno per la separazione era prevista ieri. Forse i due uomini si sono trovati per discutere per l’ultima volta della situazione familiare prima dell’appuntamento formale. E’ fattibile che sia nata una discussione tra i due, poi sfociata in tragedia. Comunque, non è stato accertato che gli uomini fossero da soli. E non si comprende perché Fedele avrebbe avuto a disposizione un fucile.

Le indagini e la scomparsa del presunto omicida

Sul luogo del delitto sono arrivati subito i funzionari della Scientifica, diversi medici legali e il sostituto procuratore dalla Procura di Livorno, Pietro Peruzzi. Si è palesata anche l’ex moglie della vittima, con la figlia, scioccate per i fatti. I carabinieri stanno ricercando il sospetto colpevole dell’omicidio a Rosignano con l’aiuto di un elicottero dell’Arma, pattuglie e piedi e unità cinofile.

Le diverse provenienze e la comunità sotto shock

I carabinieri hanno raccolto diverse testimonianze e hanno passato al setaccio i luoghi abitualmente frequentati dal 81enne. Tuttavia, non si esclude che nei fatti fossero coinvolte più persone. Pertanto, la ricerca è ad ampio raggio. Massimiliano Moneta era di Roma; viveva a Rosignano fino alla separazione dalla moglie. Il suocero era originario della Calabria.

Potrebbe essere difficile riuscire a trovare l’uomo, s’è protetto da qualcuno, ma le forze dell’ordine hanno strumenti di ricerca sempre più sofisticati e probabilmente riusciranno a rintracciarlo a breve.

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L’omicidio ha turbato la cittadina toscana, per niente abituata ad essere sulle cronache dei giornali per eventi di questo genere.

Autore

Ana nasce in Spagna, si laurea a 22 anni in Scienze Liguistiche e della Comunicazione. Dopo un'esperienza nel Regno Unito si trasferisce a Trieste, dove vive tuttora. Ha maturato esperienza come consulente aziendale e collaborato con diverse case editrici. Ha pubblicato cinque libri ed è copyrighter e Search Quality Rater.View Author posts

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