Sanremo su Mediaset? La partita sul Festival non è ancora stata aperta, ma negli studi Mediaset Pier Silvio Berlusconi ha incontrato la stampa e ha dato una sua risposta sull’argomento. Chi fremeva al pensiero di uno scontro, bè, potrebbe rimanere deluso: del resto, nonostante la competitività possa far bene a Sanremo stesso, è inevitabile pensare alla Rai quando si parla della kermesse canora.
Sanremo su Mediaset: Pier Silvio Berlusconi commenta l’eventualità
Pier Silvio Berlusconi ha incontrato la stampa non in uno studio qualsiasi, ma in quello dove si registra Verissimo, condotto dalla compagna Silvia Toffanin. È il terzo incontro con i giornalisti dell’anno ed è un modo per fare il punto sull’andamento, un bilancio dell’anno appena passato. Ma anche per rispondere alle domande in merito all’eventualità di Sanremo su Mediaset, dopo la sentenza del Tar su Sanremo, a cui il Comune ha fatto appello.
“La situazione è troppo fumosa per esprimere un giudizio: non arrivo neanche a pensare che possa interessarci. Vedremo. Io penso che Sanremo sia un pezzo della Rai, e che la Rai sia il vero motore e la vera forza del Festival di Sanremo. Da italiano mi auguro che resti in mano alla Rai. Semmai un domani dovesse esserci un mercato che ci permetta di considerare il tutto in logiche commerciali lo valuteremo con un atteggiamento giusto”.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
L’ipotesi Sanremo su Mediaset, dunque, almeno per il momento, è davvero troppo fumosa, e ha ragione lo stesso Berlusconi. Sarebbe un rischio esporsi in questo momento, soprattutto prima dell’appello che il Comune di Sanremo ha appena presentato. Ma, nonostante l’elogio alla Rai, non è comunque mancata una frecciatina. “Secondo me la Rai dovrebbe fare più servizio pubblico, ma anche continuare a fare intrattenimento. Penso che oggi la Rai non lo faccia perché non ha una missione chiara. Indebolire la Rai significa indebolire l’intero sistema e, in questo, penso che dovremmo essere tutti allineati”.
L’appello del Comune di Sanremo contro la sentenza del Tar
Il Comune di Sanremo ricorre al Consiglio di Stato. Proprio così: la sentenza del Tar della Liguria ha gettato un’ombra sul Festival, poiché ha disposto un obbligo per indire una gara per il Festival. L’affidamento diretto alla Rai è stato giudicato illegittimo.
Alessandro Mager, il sindaco della cittadina ligure, ha detto: “Dopo aver analizzato la pratica e approfondito i possibili sviluppi futuri alla luce del pronunciamento del Tar, abbiamo assunto la decisione di ricorrere al Consiglio di Stato per continuare a tutelare il Comune in tutte le sedi”.
Ovviamente non è detta l’ultima parola, quindi “in ottemperanza alla sentenza e a prescindere dall’esito che avrà il ricorso al Consiglio di Stato, ci siamo attivati immediatamente per predisporre la manifestazione di interesse. Oggi, infatti, è stata costituita un’unità operativa per la Concessione dell’uso in esclusiva del marchio Festival della Canzone Italiana inerente allo svolgimento del Festival a partire dall’anno 2026”.
Le tempistiche sono troppo strette, purtroppo. Dobbiamo considerare che manca già pochissimo alla prossima edizione del Festival, che si tiene dall’11 al 15 febbraio, come di consueto da martedì a sabato, coprendo ben cinque serate. Alla conduzione troviamo Carlo Conti. Che in realtà dovrebbe essere il conduttore anche di Sanremo 2026.
Come riporta La Stampa ecco perché è ormai indispensabile “predisporre una sorta di ‘gabbia’, o lo schema, che dovrà consentire agli interessati di farsi avanti con una proposta. Spetterà poi sempre al Comune, probabilmente attraverso una commissione di esperti, la valutazione delle singole offerte e la decisione sull’affidamento dell’evento”. La Rai potrebbe essere ancora in ballo per il 2026. Ma il futuro è tutto da scrivere. Ma forse è il caso di iniziare a dimenticare la massima “Sanremo è Sanremo”.